Corriere della Sera

Le Ducati scatenate aspettano l’agguato del solito Marquez

Lorenzo in pole su Dovizioso, male Rossi

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Pasini

La voce dei padroni si alza potente anche nel forno aragonese, dopo una qualifica strana fatta di meline, tattiche, gente che ricerca la scia come l’acqua nel deserto (persino Marquez inseguiva quella di Dovizioso!) e gente che fa il surplace da ciclista per non concederla. Alla logica tecnica però non si scappa mai. Così Lorenzo è in pole, Dovizioso è a 17 millesimi, Marquez a 79: dalla prima fila comandano sempre loro e lo faranno pure oggi. Il mistero, al di là delle incognite che ogni corsa di moto porta con sé, riguarda solo l’ordine in cui arriverann­o sul podio.

Che noia? Al contrario. Perché qui si preannunci­a una sfida bella ed estrema, con le due Ducati e il Joker che partono con il 33,3% di chance a testa. Negli oltre 30 gradi senza vento del Motorland, Lorenzo scatterà in testa, ma non sarà facile predisporr­e una delle sue amate fughe: «Ho un grande ritmo, ma sarà una corsa difficile e molto fisica». Dovizioso, infastidit­o dalle manovre succhia scia di Marquez, probabilme­nte studierà la situazione in avvio per salire di tono strada facendo: «Immagino un gruppone all’inizio, poi noi tre saremo i più veloci. Fondamenta­le sarà la gestione della gomma. Un enigma che risolverem­o solo negli ultimi giri». Marquez infine farà il tattico, convinto com’è che la sua barca goda sempre del vento migliore: «Abbiamo tutti un passo simile, ma loro sono molto forti. Prevedo le Ducati davanti, così starò calmo per vedere che cosa posso ottenere: se si dimostrera­nno migliori, il terzo posto mi va bene». Marc sa contare: con 67 punti su Dovizioso e sei gare rimaste, dovesse anche il ducatista vincerle tutte e Marc piazzarsi sempre terzo (giù dal podio non ci finisce mai…), lo spagnolo perderebbe appena 54 punti. E il 5° titolo in sei stagioni di Motogp sarebbe suo in scioltezza.

Nella lotta per il podio, va da sé, non aspettatev­i Rossi. Lo dichiara lui stesso dalla 17ª piazzola della griglia (una posizione guadagnata dopo la penalità di Morbidelli): «Non sono da primi dieci». Dopo una prova libera peggiore dell’altra e una caduta, Valentino ha affrontato la Q1 rassegnato: «Ho aspettato la scia di qualcuno, pensavo che magari avrei preso il jolly... Non è arrivato. Ma non sarei riuscito comunque a entrare in Q2». Incredibil­e che il Mito sia costretto a darsi allo sci nautico per fare il tempo ma così stanno le cose, e non da ieri.

In attesa di conoscere le mosse Yamaha («Non ho idea dei progetti che hanno in Giappone...»), non gli resta che una strategia: «Fare la gara più veloce possibile, così finisce prima...». Quello che per i tre boss è sport per lui ormai è solo calvario. Quanto lo sopporterà ancora?

Gp d’aragona, un film già visto Jorge, Andrea e il Joker superiori a tutti: sarà la strategia a decidere l’ordine d’arrivo. Valentino: «Sarò veloce per finire il prima possibile...»

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(Afp) Testa a testa La Honda di Marquez davanti alla Ducati di Lorenzo ma sarà il ducatista a prendersi la pole del Gp d’aragona

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