Corriere della Sera

Berlusconi show: in campo alle Europee Accuse al governo e al «signor Salvini»

Al raduno di FI: dal leghista uscite sgradevoli. Conte replica: tranquillo, Italia in buone mani

- DAL NOSTRO INVIATO (Imagoecono­mica) Dino Martirano

FIUGGI C’è anche una suora delle Ancelle della Regina del Giglio nella bolgia dell’hotel delle Acque in attesa di ascoltare il discorso di fine estate del Cavaliere: «Io prego per lui tutti i giorni», confida madre Giorgina, «e lo faccio da quando fu colpito in faccia da una statuetta perché, allora, in lui ho visto il volto sofferente di Cristo...». Ma Silvio Berlusconi, nove anni dopo quell’aggression­e a freddo che si consumò in piazza Duomo a Milano, appare ancora sorridente e carico di empatia con chi lo circonda.

Nella platea di Fiuggi, mentre salgono martellant­i le note dell’inno di Forza Italia, le prime file sono occupate dai giovani azzurri guidati da Annagrazia Calabria «perché — è l’input del cerimonial­e — così ha deciso il presidente». La sala è stracolma di fan accorsi da ogni angolo della Ciociaria, da molti romani e anche da tanti calabresi e lucani che, sussurra il vicecapogr­uppo Roberto Occhiuto, «credono che al Sud Forza Italia possa ancora sbaragliar­e il M5S». Più defilate le giovani deputate venute dal Mezzogiorn­o, la molisana Anna Elsa Tartaglion­e e la siciliana Matilde Siracusano. Francesca Pascale, che ha scortato Berlusconi a Fiuggi fin da sabato sera, prende posto nelle prime file , tra Antonio Tajani e Renato Brunetta.

«Abbiamo salvato l’italia dai comunisti — attacca Berlusconi quando si trova di nuovo tra la «sua gente» — e ora, 25 anni dopo, l’italia è difronte a un pericolo peggiore, all’ignoranza, all’incompeten­za, all’odio sociale... Saremo ancora noi a salvare il Paese. Sarò ancora in campo alle prossime elezioni per salvare il Paese che amo. E penso di candidarmi perché tutti me lo chiedono», incalza il Cavaliere, contro il M5S che promuove «politiche illiberali e nazionaliz­zazioni», che «mina la fiducia delle imprese», che «annuncia di togliere le sovvenzion­i pubbliche ai giornali» e di «imporre un tetto alla pubblicità delle tv che farebbe chiudere Mediaset il giorno dopo».

Il sorriso del Cavaliere è ostentatam­ente smagliante, la sua «gag» sul discorso scritto è sempre la stessa («È troppo lungo per essere letto») ma stavolta — è la settima della tre giorni organizzat­a da Tajani a Fiuggi — parla a braccio «solo» una cinquantin­a di minuti. E non dimentica di rendere omaggio alla «prima presidente del Senato», l’azzurra Elisabetta Casellati, alla vicepresid­ente della Camera Mara Carfagna e alle capogruppo Mariastell­a Gelmini Discorso

Silvio Berlusconi, 81 anni, ieri durante il suo l’intervento al termine della convention di Forza Italia organizzat­a dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani a Fiuggi e Anna Maria Bernini. Il Cavaliere è fatto così, prima di tutto un saluto alle donne del partito e poi l’attacco, ma anche una sottile lusinga, per gli alleati della Lega.

«Le uscite del signor Salvini non sono gradevoli e sono per noi inaccettab­ili», è il massimo dell’affondo contro la Lega. E Berlusconi spiega il perché di tanta prudenza quando dice che «ora ci troviamo ad affrontare un governo a due velocità: quella della Lega che ha un programma scritto al 95% da noi di Forza Italia e quella del M5S che si sta rivelando più pericoloso della peggiore sinistra». E «Di Maio — aggiunge — è un dilettante che pensa che il ministro del Tesoro sia un Bancomat». Dunque, conferma l’ex premier che sulla Rai ha già stretto l’accordo con Salvini, «siamo pronti a votare le proposte della Lega se sono quelle del centrodest­ra». Al leader azzurro, poi, arriverà la risposta del premier Conte: «Stia tranquillo, l’italia è in buone mani. Ha avuto tanti lustri per governare, ora ci lasci l’opportunit­à di lavorare».

Al comizio di Fiuggi, però, l’applauso parte fragoroso quando il presidente spiega che «in una democrazia il signor Casalino starebbe fuori, con la valigia in mano». E pure a Di Maio, prima di partire in auto con Francesca Pascale, manda a dire: «Io ridicolo in cerca di visibilità? Si rivolga al portavoce Casalino...».

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