Weah nella bufera in Liberia scompare carico di banconote da 88 milioni di euro
Può diventare il colpo del secolo, nel frattempo è già un grosso guaio per l’ex milanista, e presidente della Liberia, George Weah (foto). È sparito un container con un carico di 15 miliardi liberiani, circa 88 milioni di euro. Banconote che il governo aveva ordinato di stampare in Svezia e Cina. Il carico è arrivato regolarmente al porto di Monrovia, la capitale del Paese africano, ma poi se ne sono perse le tracce. A finire sotto tiro è stato il governo di Weah, eletto presidente il 22 gennaio. L’ex Pallone d’oro ha subito aperto un’indagine e puntato il dito contro il suo precedessore, l’ex presidente Ellen Johnson Sirleaf, premio Nobel per la Pace nel 2011, che ha respinto le accuse. I soldi, anzi la barca di soldi, che equivale al 5 per cento del pil del Paese, poverissimo e con una corruzione diffusa, erano stati ordinati effettivamente nel 2016 dal vecchio presidente ed erano arrivati a Monrovia nel novembre 2017, quando era ancora al comando Johnson Sirleaf. Secondo i documenti i dollari sono stati però sdoganati tra febbraio e marzo, sotto il governo Weah. L’ex calciatore, che aveva fatto della lotta alla corruzione e della trasparenza due punti fondamentali, rischia di essere travolto dallo scandalo. Per questo si chiede da più parti che l’indagine sia condotta da organi indipendenti. Per Weah è un periodo duro, da quando è in carica il dollaro liberiano è calato del 20% e l’inflazione è in continua crescita.