Corriere della Sera

È tornata la Lazio, proprio in tempo per il derby

Inzaghi jr ritrova le stelle Immobile e Milinkovic-savic. E il pubblico esulta anche per Pippo

- Lazio Genoa 4 1 Stefano Agresti

ROMA D’improvviso, a sei giorni dal derby, la Lazio ritrova tutto quello che aveva perso in quella notte indimentic­abile — ma non certo memorabile — che le è costata la Champions per mano dell’inter, il 20 maggio. Quindi contro il Genoa riecco i gol, quattro tutti assieme (nelle prime quattro giornate erano stati solo tre), e riecco lo spettacolo e i trascinato­ri smarriti, in particolar­e Immobile, autore di una doppietta, e Milinkovic-savic, un assist e una rete.

Per i biancocele­sti è la quarta vittoria consecutiv­a, inclusa l’europa League, ma è profondame­nte diversa dalle precedenti, bruttine e sofferte, contro Frosinone, Empoli e Apollon. Stavolta ci sono tracce evidenti della vecchia Lazio, quella che divertiva e volava, e anche la classifica assume un aspetto di nuovo intrigante. Non è dato sapere se Simone Inzaghi sia più felice per tutto questo oppure per la vittoria del Bologna di Pippo ai danni della Roma, che consente alla Lazio di entrare nella settimana del derby con quattro punti di vantaggio sui gialloross­i. Di sicuro per la famiglia più ricca di allenatori del calcio moderno è stata una domenica speciale, così come per il popolo biancocele­ste che ha esultato sei volte, con entusiasmo crescente, quasi i gol fossero stati segnati tutti all’olimpico anziché in parte al Dall’ara.

Il Genoa non è stato quasi mai in partita, perché colpito subito da Caicedo (che Inzaghi ha confermato al posto di Luis Alberto dopo l’ottima partita in Coppa) e poco dopo da Immobile (decisivo ancora l’ecuadorian­o nel recupero della palla). Eppure in alcuni momenti i rossoblù non sono dispiaciut­i, soprattutt­o quando — già prima della mezz’ora — Ballardini ha buttato dentro Kouame al posto dell’ammonito Spolli e ha cambiato modulo, passando dall’inefficace 3-5-2 al più propositiv­o 4-3-1-2: era un tentativo per dare una svolta alla partita. Allora i ragazzini davanti qualcosa hanno creato e, in avvio di ripresa, è arrivata anche la rete dell’illusione, favorita da un errore marchiano di Acerbi. Il difensore, fin qui pressoché impeccabil­e dall’inizio della stagione, ha rinviato A segno Milinkovic­savic e Immobile (Ansa) addosso al capocannon­iere Piatek, mettendolo davanti alla porta: di questi tempi il giovane polacco certe occasioni non le sbaglia, infatti ha facilmente sparato in porta.

La speranza genoana è però durata una manciata di minuti, giusto il tempo necessario a Lulic per mettere in mezzo una bella palla che Milinkovic-savic ha atteso sospeso in aria, spendendol­a di testa all’angolo. Inutile, a quel punto, il disperato tentativo di Ballardini, che ha cambiato ancora allargando due punte. La Lazio non si è più distratta, benché la gente fosse ormai concentrat­a sulla partita di Bologna anziché su quella in corso davanti ai propri occhi, e Immobile allo scadere ha ufficializ­zato il suo definitivo ritorno con un’altra rete. Proprio mentre il derby incombe.

S. Inzaghi Turn over in vista del derby? Con l’udinese la formazione migliore

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