Audi, la spinta elettrica
Parte dal Suv e-tron (40 miliardi di investimento per il progetto) l’offensiva del marchio tedesco. Che annuncia altri dodici modelli a batterie entro il 2025
SAN FRANCISCO Comincia con un workshop a due passi dal cuore finanziario della West Coast l’offensiva Audi nel campo della mobilità elettrica. La grande sfida — principalmente rivolta alla Tesla Model X e per questo portata qui negli Usa dalla casa di Ingolstadt — è cominciata lunedì scorso, poche ore prima del lancio ufficiale della Audi etron Quattro in un galà dal sapore hollywoodiano. Perché le nuove politiche del gruppo Audi AG per i prossimi 7 anni sono state illustrate da una élite di 23 tra i massimi dirigenti e dai migliori tra i 700 ingegneri, tecnici e sviluppatori. Politiche che dovrebbero dare alla casa tedesca una posizione dominante tra i dieci players che si divideranno il mercato dell’elettrico.
Al workshop oltre 600 giornalisti hanno potuto osservare sezioni del telaio, particolari dei due motori elettrici, studi sugli schermi Oled dei nuovi specchi con videocamere, alloggiamenti per batterie agli ioni di Litio. Insomma, tutti i dettagli della nuova Audi e-tron. L’obiettivo di Audi lo chiarisce subito il nuovo Ceo Bram Schot: «Bisogna fare le cose giuste al momento giusto. Ed è arrivata l’ora che l’elettrico diventi Audi. Abbiamo creato qualcosa di davvero speciale, la nostra prima auto totalmente elettrica». Perché il marchio dei quattro cerchi ha calcolato che entro il 2025 la quota di mercato delle ecars salirà al 37% nell’ue e al 53 negli Usa (ibride incluse).
Ed è soltanto il primo passo, poiché, aggiunge Peter Mertens, membro del Board Audi Ag per lo sviluppo tecnico, «Audi e-tron segna un capitolo fondamentale, punto di partenza della nostra strategia per l’elettrificazione».
«L’innovazione non si ferma — gli fa eco Cody Thacker, direttore di Audi America — non è un evento momentaneo». Per questo il nuovo Suv costato finora tre anni di studi, nell’ambito di un piano da 40 miliardi di euro di investimenti entro 7 anni, sarà subito seguito da altri modelli: 12 a trazione quattro a breve — 7 elettrici e 5 ibridi —, 20 entro il 2025. Già l’anno prossimo arriverà sul mercato un modello più aggressivo, dotato di un terzo motore, la Audi etron Sportback. Nel 2020 toccherà alla Audi e-tron GT — coupé da sogno, diretta rivale della Tesla Model S, verrà presentata al L.A. Motor Show —, quindi alla Aicon, di cui si sono rivisti i prototipi al workshop di San Francisco. Non solo: quattro varianti del Suv dovrebbero essere prodotte in Cina entro il 2022; le trattative con i partner di Pechino sono in fase avanzata.
Tra i problemi da risolvere resta al momento il neo del peso: ancora alto per una elettrica, se si considerano i 3.400 kg a vuoto. Ma dovrebbe scendere con i prossimi modelli, che sfrutteranno il pianale leggero progettato da Audi con Porsche. Eppoi c’è il dubbio se il mercato sia pronto a far decollare le vendite di altre fully electric, anche alla luce dei problemi che ancora denunciano le infrastrutture.
Un esempio per tutti: è vero che Audi e-tron è dotata di un sistema di ricarica rapida a 150 kw che garantirebbe in 30 minuti una ricarica all’80%,
Colonnine Annunciata una rete di 72 mila punti ricarica, che «federa» 220 provider in Europa
ma è anche vero che in molti Paesi (come l’italia), trovare un impianto supercharger (non Tesla) che funzioni a tale potenza è difficile. Ecco perché Audi annuncia una sua rete di 72 mila punti di ricarica, che «federa» 220 provider in Europa. E lavora ad aumentare il numero di colonnine da 150 kw in tutta l’ue: 200 stazioni entro il 2018, poi altre 400 entro il 2020.
Negli Usa Audi sta investendo 2 miliardi di dollari da qui al 2020 per la rete di centri di ricarica: entro luglio 2019 ne saranno installati 500 da 150 kw. Infine c’è la partnership con Amazon per l’installazione degli home charger nelle case degli americani.