Ducati, ritocchi alla Scrambler Ora è più comoda
Nella dotazione di serie L’ABS Cornering
Sono 55mila le Scrambler vendute in tutto il mondo dal 2015, l’anno del debutto. Una cifra importante, che fa del modello la Ducati più venduta in assoluto. E perché resti tale, l’azienda di Borgo Panigale ha pensato di aggiornare la Scrambler Icon in alcuni dettagli, estetici e meccanici.
Il faro è tutto nuovo e ora sfrutta la tecnologia LED con sistema DRL, proprio come gli indicatori di direzione, ora a spegnimento automatico. La strumentazione è più completa e adesso indica la marcia inserita e il livello del carburante, la cover del silenziatore è stata ridisegnata e il serbatoio ha guance più pronunciate. I cerchi hanno speciali lavorazioni a vista e il motore è verniciato di nero.
Le sospensioni hanno una nuova taratura, più confortevole. Non è cambiato invece il motore bicilindrico a L raffreddato ad aria da 73 cavalli a 8.250 giri e 67 Nm di coppia, ma ora sfrutta una frizione idraulica con leva regolabile. Novità assoluta per il segmento delle cosiddette «classiche» è L’ABS Cornering (fornito da Bosch), che fa parte della dotazione di serie.
Infine la sella è stata ridisegnata per ospitare meglio pilota e passeggero: è leggermente più alta (8 millimetri), più piatta e larga, più soffice nell’imbottitura. Disponibile gialla o arancione, la nuova Scrambler è venduta a partire da 8.990 euro, 200 euro in più di prima.
Difficile scorgere a colpo d’occhio le differenze estetiche rispetto al passato, ma la Scrambler è sempre stata una moto molto apprezzata per il suo design e il nuovo modello è una piacevole conferma. Il nuovo faro le dona un’aria più caratteristica e il motore a tinta unita è più elegante.
Come in passato, la Scrambler è una moto che mette a proprio agio anche il neofita: merito del manubrio, largo e rialzato, della sella bassa e del peso esiguo (189 kg in ordine di marcia: tre più di prima). La guida in città è piacevole ed è facile destreggiarsi nel traffico. Meglio invece non affrontare lunghe autostrade: la protezione dall’aria è praticamente nulla e oltre i 6.000 giri arrivano vibrazioni al manubrio.
Il luogo ideale dove godersi la Scrambler sono le strade tortuose, dove si apprezzano il bicilindrico, sempre pronto al richiamo del gas, ma senza eccessi, e la ciclistica, ora più rigorosa e precisa grazie al lavoro svolto sulle sospensioni.