Corriere della Sera

Da Mattarella un appello al Csm: scelte libere da logiche di schieramen­to

Domani voto sul vicepresid­ente tra i veti incrociati. Fico: no a interferen­ze toghe-politica

- di Giovanni Bianconi

Ai magistrati il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda che «non devono rispondere alle opinioni correnti, perché sono soggetti soltanto alla legge; né devono orientare le decisioni giudiziari­e secondo le pressioni mediatiche, e tantomeno pensare di doverle difendere pubblicame­nte». Quello che conta nel lavoro dei giudici sono «la credibilit­à e la trasparenz­a», da preservare in ogni occasione.

I richiami del capo dello Stato, nella veste di presidente del Consiglio superiore della magistratu­ra, arrivano nella cerimonia quirinaliz­ia di commiato dal vecchio Csm e di insediamen­to del nuovo, che domani è chiamato a scegliere il vicepresid­ente. Sarà uno degli otto componenti «laici» eletti dal Parlamento, a cui deve dare il consenso la maggioranz­a dei sedici «togati» (più i due membri di diritto, presidente e procurator­e generale della Cassazione). Uno scrutinio segreto dall’esito ancora incerto, molto più che in altre occasioni. Anche per questo assumono rilievo altre due esortazion­i di Mattarella, che auspica una nomina il più possibile condivisa dal Consiglio.

La prima: «I componenti laici sono eletti non perché rappresent­anti di singoli gruppi politici, di maggioranz­a o di opposizion­e, bensì perché dotati di specifiche particolar­i profession­alità»; la seconda: «I togati non possono e non devono assumere le decisioni secondo logiche di pura appartenen­za». Affermazio­ni che si limitano a richiamare quanto previsto dalla Costituzio­ne, ma non suona casuale che il presidente abbia voluto ribadirle alla vigilia di una scelta nella quale proprio la provenienz­a (o l’appartenen­za) politica del possibile vice-presidente sembra avere un peso significat­ivo.

La corrente Autonomia e Indipenden­za rappresent­ata da Piercamill­o Davigo e Sebastiano Ardita punta su uno dei tre professori eletti su indicazion­e del Movimento 5 stelle (in particolar­e Alberto Maria Benedetti, ma anche uno degli altri due andrebbe bene). Le correnti considerat­e rispettiva­mente centrista e di destra — Unità per la costituzio­ne e Magistratu­ra indipenden­te — sono invece orientate per l’ex deputato del Pd (di cui è stato responsabi­le Giustizia) David Ermini; preferenza favorita anche dal fatto che l’ex leader di Mi Cosimo Ferri è nel frattempo divenuto parlamenta­re proprio del Pd. Ermini è l’unico laico portato al Csm da un partito di sinistra (i restanti quattro sono stati scelti da Lega e Forza Italia) ma paradossal­mente su di lui è molto incerta la sinistra giudiziari­a raccolta nel gruppo di Area, a causa della spiccata militanza «renziana» nella sua precedente attività. Niente di personale, tengono a precisare, ma preferireb­bero un tecnico che non sia di diretta derivazion­e politica.

La corrente delle toghe di sinistra sarebbe dunque favorevole ad uno dei professori indicati dai grillini, nell’arduo tentativo di far convergere su quel nome anche gli altri due gruppi. Ma se questo non accadesse, e dal gioco dei veti incrociati dovesse emergere l’impossibil­ità di un accordo fra le toghe, potrebbe tornare ad avere qualche possibilit­à anche l’avvocato Alessio Lanzi (provenienz­a Forza Italia), un nome sul quale Mi s’era detta pure disponibil­e. Contatti e riunioni tra i consiglier­i per cercare una soluzione che non divida in due il Csm proseguira­nno fino a domattina. Ieri al Quirinale c’era anche il presidente della Camera Roberto Fico, secondo il quale «la magistratu­ra deve lavorare in piena autonomia senza alcun tipo di interferen­za della politica, e viceversa».

 ??  ?? Stretta di mano Sergio Mattarella, 77 anni, ieri con il Guardasigi­lli Alfonso Bonafede, 42, e la presidente del Senato Elisabetta Casellati, 72. Sopra, la riunione del Csm
Stretta di mano Sergio Mattarella, 77 anni, ieri con il Guardasigi­lli Alfonso Bonafede, 42, e la presidente del Senato Elisabetta Casellati, 72. Sopra, la riunione del Csm
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