Renzi boccia Zingaretti: «Sui 5 Stelle è ambiguo»
Nicola Zingaretti non va bene: «Troppo ambiguo il suo rapporto con il Movimento 5 Stelle». Matteo Renzi, ospite di Otto e mezzo su La7, torna sul tema del congresso a un solo, per ora, candidato e insiste con la teoria di un piano messo a punto da chi sostiene il governatore del Lazio nella corsa al Nazareno, Dario Franceschini in primis, per arrivare a un accordo con i grillini. «Non si può fare una alleanza con chi è contro i vaccini», sottolinea Renzi che, poi, chiarisce: «Dirò il nome del mio candidato quando ci sarà la data del congresso». Quello che è certo è che da Renzi, chiunque vincerà, «non arriverà alcun fuoco amico» sul quartier generale. Un errore che, a sentire l’ex segretario, è risultato esiziale a Pier Luigi Bersani e alla sinistra radicale: «Hanno fatto la guerra la Matteo sbagliato» con il risultato «che oggi la sinistra radicale non conta più nulla». Se la stoccata dedicata al Pd è in punta di fioretto, Renzi cambia arma e sceglie la sciabola per quella contro l’esecutivo. L’affondo è sulla gestione del crollo del ponte di Genova ed in particolare sui funerali delle vittime dove «hanno organizzato la “ola” che sembrava una roba da curva sud» e poi «si sono persi il decreto». In serata il Pd ha denunciato un attacco hacker al sito di Renzi che poco prima su La7 aveva annunciato la pubblicazione di uno speciale sulle fake news.