Corriere della Sera

Quei 28 milioni di italiani con il cellulare anche di notte

- Francesco Totti «Un capitano» di Paolo Conti

Connessi. Sempre. Anche di notte. Il 1° Rapporto Auditelcen­sis su «Convivenze, relazioni e stili di vita delle famiglie italiane» ha scattato una fotografia forse nemmeno tanto sorprenden­te della nostra società e delle nostre abitudini. L’89% degli italiani possiede uno smartphone (98% nella fascia di età 18-34 anni). Attenzione: sono ben 28 milioni gli «utilizzato­ri notturni» che scelgono quello strumento come partner nel proprio letto, accanto a un/a compagno/a (o al suo posto). Ancora: 11,8 milioni indicano questo iper-uso come una «delle difficoltà relazional­i nella coppia e nella famiglia», 3,4 milioni lo accusano di essere la causa di una «conflittua­lità familiare a rischio rottura». Sintetizza bene Giuseppe de Rita, presidente Censis: «Siamo passati dalla famiglia-spa, che combinava redditi e patrimoni, all’attuale rischio di una famiglia disinterme­diata, alle prese con le sfide che minacciano la relazional­ità interna». Altro dato: nella fascia di età 410 anni, il 49,2% dei minori è connesso al Web. Una le-gione di futuri «utilizzato-ri notturni», o che magari già lo sono. Viene una im-mensa nostalgia della tv, il focolare del secondo ‘900, che aggregava le famiglie intorno a un programma serale, poi discusso insieme e inserito nella memoria collettiva. Auditelcen­sis ci descrive (calcolando anche 5,7 milioni di persone che vivono sole) un mosaico di individui sempre più isolati in se stessi, illuminati dalla luce notturna dello smartphone, unico confidente e canale di collegamen­to virtuale con chi, quasi sempre, si potrebbe incontrare (com’è accaduto per secoli) intorno a una tavola imbandita. O nello stesso letto, per una bella notte d’amore.

d Gli spogliatoi sono stati rovinati dai telefonini: in ritiro, ognuno si isola in camera sua a navigare e mandare messaggi. Così muore il gruppo...

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