Quei 28 milioni di italiani con il cellulare anche di notte
Connessi. Sempre. Anche di notte. Il 1° Rapporto Auditelcensis su «Convivenze, relazioni e stili di vita delle famiglie italiane» ha scattato una fotografia forse nemmeno tanto sorprendente della nostra società e delle nostre abitudini. L’89% degli italiani possiede uno smartphone (98% nella fascia di età 18-34 anni). Attenzione: sono ben 28 milioni gli «utilizzatori notturni» che scelgono quello strumento come partner nel proprio letto, accanto a un/a compagno/a (o al suo posto). Ancora: 11,8 milioni indicano questo iper-uso come una «delle difficoltà relazionali nella coppia e nella famiglia», 3,4 milioni lo accusano di essere la causa di una «conflittualità familiare a rischio rottura». Sintetizza bene Giuseppe de Rita, presidente Censis: «Siamo passati dalla famiglia-spa, che combinava redditi e patrimoni, all’attuale rischio di una famiglia disintermediata, alle prese con le sfide che minacciano la relazionalità interna». Altro dato: nella fascia di età 410 anni, il 49,2% dei minori è connesso al Web. Una le-gione di futuri «utilizzato-ri notturni», o che magari già lo sono. Viene una im-mensa nostalgia della tv, il focolare del secondo ‘900, che aggregava le famiglie intorno a un programma serale, poi discusso insieme e inserito nella memoria collettiva. Auditelcensis ci descrive (calcolando anche 5,7 milioni di persone che vivono sole) un mosaico di individui sempre più isolati in se stessi, illuminati dalla luce notturna dello smartphone, unico confidente e canale di collegamento virtuale con chi, quasi sempre, si potrebbe incontrare (com’è accaduto per secoli) intorno a una tavola imbandita. O nello stesso letto, per una bella notte d’amore.
d Gli spogliatoi sono stati rovinati dai telefonini: in ritiro, ognuno si isola in camera sua a navigare e mandare messaggi. Così muore il gruppo...