Corriere della Sera

Stati Uniti verso un rialzo dei tassi Ma l’incognita è per il 2019

- di Giovanni Stringa

Oggi la banca centrale degli Stati Uniti alzerà, a meno di sorprese, i tassi d’interesse per la terza volta quest’anno, salendo a una forchetta tra il 2 e il 2,25%. La Federal Reserve indicherà poi come probabile un ulteriore aumento entro dicembre. Dietro la mossa c’è un’economia americana che gira a pieno regime: tassi più alti servono a evitare un possibile surriscald­amento. Ormai il ciclo espansivo si avvicina al decimo compleanno, la disoccupaz­ione è prossima ai minimi degli ultimi 50 anni e Wall Street viaggia su quotazioni record. E alcune previsioni parlano di prezzi al consumo in rialzo fino al 2,5% nel 2019. Eppure gli aumenti dei tassi d’interesse non sono per niente scontati, l’anno prossimo. Ed è su questo orizzonte che, oggi, saranno puntati gli occhi di operatori e analisti durante l’intervento del presidente della Fed, Jerome Powell. L’anno prossimo, infatti, molti economisti prevedono un rallentame­nto della crescita. E i tagli alle tasse di Trump, che hanno sì spinto i consumi, aumentano la pressione sul deficit di bilancio. C’è poi l’escalation sui dazi. Sono tutte questioni che, in un futuro magari non lontano, potrebbero portare la Fed su posizioni più vicine a quelle del presidente Usa Donald Trump, che in un contestato intervento aveva espresso dubbi proprio sul rialzo dei tassi.

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