Corriere della Sera

«Missione Serbia Si riparte da zero»

L’italia torna in campo: «Mondiale da vincere»

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TORINO Le parole sono decise, la riflession­e è senza compromess­i: «Siamo qui per combinare qualcosa di grande», dice Ivan Zaytsev nel giardinett­o dell’hotel del Lingotto dove si ritrovano allenatori e capitani delle sei squadre ammesse alle Final Six del Mondiale di volley. La cresta dello Zar pare approvare, il tempo della battaglia incombe. Prima la Serbia, poi, dopodomani dopo il giovedì di riposo, la Polonia: così ha disposto l’urna per noi, sistemando Russia e Usa nel gironcino capitanato dal Brasile. Si dice che siamo stati fortunati (e forse un po’ guidati), ma saranno solo due vittorie a dare la certezza della spinta giusta verso l’orbita delle semifinali e delle medaglie. Un singolo successo, invece, costringer­ebbe ai patemi e ai calcoli.

Morale: che cosa deciderà? La risposta del capitano sfiora l’ovvio, ma la spiegazion­e calza: «Servirà giocare bene: è banale, ma ormai siamo arrivati al livello del torneo nel quale le differenze si annullano. Della squadra mi è piaciuto il modo in cui ha reagito alle difficoltà: lo ha fatto, ad esempio, contro la Russia, in un incontro che mi secca aver perso. Però al tirar delle somme siamo dove volevamo essere». E Chicco Blengini, c.t. officiante nella sua Torino, chiude il cerchio: «Da qui in poi non ci saranno partite facili o difficili, ma solo confronti tra chi ha qualità e ambizione».

Si riparte da zero, dice la formula bislacca. Ma non è del tutto così. L’esperienza di queste settimane ha modellato delle identità e il primo a pensarlo è Nikola Grbic, il palleggiat­ore che faceva male quando distribuiv­a gli attacchi contro Azzurra: nell’oro olimpico del 2000 e in quello europeo del 2001, quando ancora esisteva la Jugoslavia, ci fu infatti lo scalpo italiano. Oggi, come allenatore, Nikola medita un nuovo sgambetto: «Abbiamo ribaltato situazioni complicate e ci siamo stancati con viaggi della speranza (12 ore tra aerei e bus per andare e tornare dalla le partite vinte dall’italia in questo Mondiale. Gli azzurri hanno perso solo con la Russia al tie-break

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(Lapresse) Zar Ivan Zaytsev, 29 anni, opposto: uno dei punti di forza della Nazionale di Blengini

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