Il post che lo accusa virale su Internet Gaffe e «progetti», processo a Toninelli
Migliaia di «like» all’invettiva di un genovese
Poi arriva un cittadino e scrive sui social che il re è nudo, che Genova non ha bisogno del faraonico e irrealizzabile ponte «multifunzionale» che frulla nella testa del ministro delle Infrastrutture, «luogo di incontro in cui le persone possono vivere, possono giocare, possono mangiare». No, caro Danilo Toninelli. A Genova «serve solo un c... di ponte». Poche ore su Facebook e il lungo post del genovese Simone Pagano diventa virale, fa il pieno di «mi piace» e accende di nuovo i riflettori sul più bersagliato, sbeffeggiato e satireggiato esponente del governo gialloverde. L’ultima è del cantante Gino Paoli: «Sì, deve essere bellissimo mangiare mentre passano i camion col rimorchio... Quando uno si mette in competizione col più grande architetto del mondo (Renzo Piano, ndr), vuol dire che è un cretino».
Gli applausi ai funerali di Stato sono un lontano ricordo, i genovesi esasperati sfogano sul web rabbia e amarezza. Gli stessi sentimenti che filtrano dal messaggio di Pagano, che prende le mosse dall’invenzione dei blue jeans nel XV secolo per dire che i genovesi sono gente pratica, che fa le cose semplici e in poco tempo, perché il tempo è denaro: «Ma lei è venuto qua dal Ponte? Si è guardato intorno o guardava solo le telecamere? No perché lei vuole fare un ponte/centro commerciale/parco qui nel quartiere più inquinato di Genova... dentro al greto di un fiume che straripa...». Infine una proposta: «Venga con il suo modellino di Ponte futuristico a Borzoli, a Certosa, a Bolzaneto, tra le macchine in coda da 4 ore e ce lo proponga. Avanti ministro, venga tra i cittadini a prendersi la democrazia diretta».
A rilanciare il post è stata la rete civica Futura di cui è presidente Laura Boldrini. Ma gli applausi che il signor Pagano ha raccolto confermano il declino di un «astro» a 5 Stelle che era, assieme a Giulia Grillo, colonna portante della squadra di Luigi Di Maio: da immagine simbolo del nuovo volto del potere, giovane, sbarazzino, riccioluto e determinato, alle parodie di Toni Nulla e Tony Nelly. La sequela di gaffe, ritardi, nomine sbagliate e scivoloni mediatici ne hanno fatto, per le opposizioni, il campione dei «dilettanti allo sbaraglio». Vista la capigliatura e l’attitudine del «Concentrato» a esibire il ceruleo «occhio sempre vigile», per Crozza e Gene Gnocchi è la più facile delle imitazioni.
E mentre il premier Giuseppe Conte e lo stesso Di Maio cercano di gestire l’imbarazzo per i ritardi del decreto e si interrogano sul futuro politico dell’ex carabiniere e liquidatore di sinistri, Twitter lo fa a pezzi. «Ha scambiato il ponte Morandi per il ponte di Pasquetta?». «Ehi Dany, vieni a fare una bella grigliata sul ponte, con la tramontana che scende dalla Valpolcevera a 80 km/ h... Ma porta la grappa!». I social non dimenticano. Il sorriso a sua insaputa nel salotto tv di Bruno Vespa, davanti al modellino del viadotto collassato col suo carico di vite umane, fa ancora polemica. «Non mi sono neanche accorto di questo sorriso», si difese Toninelli, che di «innocue fotografie» ha lastricato il suo mandato ministeriale.
C’è il selfie dal barbiere, con i figli Leonida e Soleste al seguito e la chioma in bella vista, in cui scherza sul caos di Autostrade: «Ho revocato la revoca della concessione al mio barbiere». E c’è quello vacanziero in spiaggia, col cappello della Guardia Costiera, in piena crisi della nave Diciotti e a pochi giorni dal dramma di Genova. «Mi fa ridere chi mi accusa di essere al mare con la mia famiglia — la buttò sul romanticismo il ministro —. Si chiama amore, ma forse per certa gente è solo un’utopia».
Gino Paoli
Il cantautore: che dire di chi vuole mettersi in competizione con l’architetto Piano?