«Stipendi non pagati: com’è difficile recuperarli»
Il lavoro non retribuito, oggi, sembra essere diventato una pratica consueta fra i datori di lavoro e coinvolge un numero sempre crescente di lavoratori. Premesso che ritengo una vergogna i tempi biblici degli uffici preposti per attivare controlli e cause contro i datori di lavori, ecco la mia situazione. Ho iniziato a lavorare nel 1986 e nel 2011 mi sono trasferito in una software house con un volume di affari di tutto rispetto. Dopo 3 mesi lo stipendio cominciava ad avere ritardi che sono aumentati sempre di più, fino ad arrivare a 8 mesi. Nel 2016 il proprietario dell’impresa decideva di affittare il ramo d’azienda di cui facevo parte a un’altra società che, secondo lui, voleva espandersi. Dopo 2 mesi, anche qui lo stipendio cominciava ad avere ritardi (sporadicamente mi venivano pagati stipendi arretrati), costringendomi a dare dimissioni per giusta causa. Ho denunciato il tutto all’ispettorato del Lavoro che ha convocato le parti, ma l’azienda non si è presentata. Amara considerazione. Oggi in Italia è facile fare l’imprenditore: se le cose vanno bene ok, altrimenti basta non pagare i dipendenti. È sempre il lavoratore che ci rimette soldi e salute perché le azioni contro i datori di lavori costano care e durano anni! Dopo 2 decreti ingiuntivi di cui non ho più avuto notizia, riuscirò mai a venire in possesso delle cifre a me spettanti? E intanto come vivo?