«La Verità» di Belpietro vuole rilevare «Panorama»
«Facciamo un investimento azzardato, in questo periodo per l’editoria, ma lo facciamo perché ci crediamo. Vogliamo rilanciare e migliorare quel prodotto facendo della buona informazione restando nell’ambito di quello che è stato Panorama». Spiega così Maurizio Belpietro le ragioni dell’offerta alla Mondadori per lo storico settimanale fondato nel 1962 come mensile e reso celebre dal direttore Lamberto Sechi che nel 1967 lo trasformò in settimanale, e che lo stesso Belpietro ha diretto tra il 2007 e il 2009. Il direttore di La Verità, quotidiano da lui fondato nel 2016, pensa a un’integrazione con il giornale ma non a far diventare Panorama un inserto del quotidiano: «Non ho intenzione di trasformarlo in allegato, resterà in edicola e si conquisterà i lettori da solo». Del ramo d’azienda fanno parte i 30 giornalisti della testata, anche se il numero finale dipenderà dall’esito della trattativa con il ceo di Mondadori, Ernesto Mauri, dopo che il consiglio presieduto da Marina Berlusconi ieri ha deciso di avviare i negoziati. Nelle scorse settimane si era parlato di un interesse degli editori di Libero e Il Tempo, la famiglia Angelucci, e del gruppo Class. Sembrava che Panorama venisse ceduto senza esborsi ma anzi con una dote patrimoniale. «No, non c’è dote, non è gratis. La nostra è un’offerta vera. Noi paghiamo», spiega Belpietro.