Più grande e più ricco «Io donna», stile e storie
«Risolte, risolute e generose. Sono le donne di oggi, sono le donne a cui si rivolge il nostro settimanale». Così Danda Santini ritrae le lettrici del «suo» nuovo io Donna, quello con il puntino sulla «i». «Lo abbiamo rimesso per porre l’accento sulla forza della donna, oggi», aggiunge. «Perché le donne sono al centro di un momento nodale nella trasformazione della società. Una quarta ondata del movimento, chiamiamolo femminile più che femminista, al quale gli eventi legati alla nascita di Metoo hanno contribuito a dare energia». Le lettrici a cui si rivolge sono donne in grado di soddisfare i loro desideri di immagine, ma che hanno raggiunto la piena affermazione anche nel mondo del lavoro e nella loro quotidianità domestica. «L’espressione womeneconomics è indicativa — afferma Santini —. Le figure femminili acquistano in modo costante ed esponenziale ruoli nodali». Uno dei servizi sul numero in edicola domani è sull’universo femminile musulmano, raccontato da una mostra negli States. «È una realtà non solo legata a un’estetica di moda — dice —, ma anche al mondo degli affari. Qui mi ricollego al fenomeno della valorizzazione del talento femminile. Si tratta di ben un miliardo e 800 milioni di donne musulmane che in maniera sempre più decisa e propositiva riflettono sulla loro condizione». Classico e contemporaneo sono i due estremi all’interno dei quali il nuovo io Donna si muove. «Due pilastri: io Donna è un settimanale femminile, ma anche punto di riferimento per tutta la famiglia — conclude —. Abbiamo voluto sdoganare luoghi comuni e categorie e parlare un linguaggio senza confini. L’attenzione all’ambiente, la salvaguardia della natura, ma anche il rapporto con i cambiamenti dello stile oggi sono qualcosa che non ha più categorie di genere e classificazioni di sorta».