Corriere della Sera

«Segnale chiaro Senza essere ostaggi dello spread»

- Andrea Ducci

Onorevole Borghi perché non valgono le osservazio­ni del ministro Tria che è inutile fare più deficit se poi si devono pagare più interessi a causa dello spread?

«La verità è che siamo ormai tra gli ultimi Paesi al mondo per tassi di crescita, mentre tutti quelli che hanno adottato politiche espansive hanno ottenuto uno sviluppo dell’economia. L’obiettivo è presentare un Def rispettoso di ciò che abbiamo promesso di fare, aggiungere­i che le cifre di quel documento non sono scritte sulla pietra. Dobbiamo dare un segnale chiaro e dare corpo alle misure annunciate, senza essere ostaggi dello spread».

A dire che paghiamo più interessi e che le dichiarazi­oni estive della maggioranz­a hanno fatto male è anche il presidente della Bce, Mario Draghi.

«A fare male sono state le dichiarazi­oni e gli annunci di Draghi, che comunicava la riduzione degli acquisti di titoli di Stato da parte della Bce».

Scusi, ma Draghi osserva anche che le imprese e i cittadini degli altri Paesi continuano a pagare tassi uguali a prima, mentre gli italiani no.

«Si tratta solo di speculazio­ne da parte degli operatori che hanno puntato l’italia e i suoi titoli di Stato, sempliceme­nte perché è un mercato molto più liquido di altri. Le dichiarazi­oni non hanno rilievo, semmai è colpa di una certa narrazione».

L’asticella del rapporto tra deficit e ricchezza del Paese al 2,4% non impone al ministro Tria di trarre le conseguenz­e e dimettersi?

«Assolutame­nte no. Io credo possa uscirne benissimo: Tria è un tecnico e come tale, una volta ottenuta un’autorizzaz­ione politica a procedere, si troverà nella condizione di lavorare meglio. Realizzand­o in modo più agevole le misure che sono indicate nel nostro contratto di governo.

Il reddito di cittadinan­za, targato M5S, potrebbe partire dal mese di marzo, mentre la flat tax voluta dalla Lega avrà effetti più che altro dal 2020. Ne uscite svantaggia­ti politicame­nte.

«Ma abbiamo sempre detto che la semplifica­zione fiscale richiede più tempo, e che per il momento riguarderà solo le partite Iva. Speriamo che i nostri elettori capiscano che per rivedere l’intero attuale sistema di tassazione occorre pazientare un po’».

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Lega Claudio Borghi, 48 anni, presiede la commission­e Bilancio della Camera

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