Dalle giostre alla startup «Usare il panno è un’arte»
● Washout è una startup nata nel 2017 a Milano, sede operativa in zona Navigli
● Offre lavaggi di auto direttamente su strada, con squadre di «lavatori» itineranti e una tecnica innovativa (niente acqua, ma detergenti che si vaporizzano)
● A giugno ha ricevuto il premio Bheroes e un finanziamento di 800 mila euro da Intesasanpaolo e il fondo Boostheroes. A differenza degli operatori di consegne a domicilio, i washer sono dei co.co.co.
ÈLeonardo Ravera ha lasciato un contratto a tempo indeterminato da giostraio per rispondere all’annuncio che cercava personale per la startup dei lava-auto a domicilio balzato nella new-economy da un mestiere d’altri tempi. Giostraio ai giardini pubblici di Porta Venezia. Anche il contratto era vecchio stampo: «Tempo indeterminato. Ma avanzavo mesi di stipendi arretrati» racconta. Un anno fa ha saputo di «una startup che cercava personale su internet» e si è licenziato, per diventare uno dei primi «lavatori» digitali d’italia. «Il lavaggio d’auto richiede tecnica e arte», dice oggi che è diventato responsabile formativo, dispensa consigli e in più prepara gli zaini agli altri lavatori. «Il dettaglio è tutto. Ci sono modi diversi di passare un panno su un vetro». A fine mese, pagato l’affitto e le bollette, fatica ancora «a mettere da parte qualche soldo», ma da giostraio non andava meglio.
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