I nomi dei 30 mila migranti morti
«Internazionale» a Ferrara Gipi leggerà la lista delle vittime nel Mediterraneo dal ’93 a oggi
Un giro del mondo tra i temi e i luoghi più caldi del momento: vengono da 44 Paesi diversi gli ospiti del festival «Internazionale» a Ferrara, la rassegna (organizzata dal settimanale) che si svolgerà da venerdì 5 a domenica 7 ottobre nella città emiliana. Il ritorno del femminismo, i populismi, i migranti, le guerre invisibili, le libertà civili: giornalisti, scrittori e attivisti ne discutono in dibattiti e conferenze, in un denso calendario completato da film e documentari e dalla mostra World Press Photo.
Apre la manifestazione la maratona del disegnatore Gipi, dal titolo Fino a quando resisto, che a partire da venerdì 5 (dalle 9.30) leggerà a oltranza i nomi delle 30 mila vittime tra i migranti verso l’europa, dal 1993 a oggi. La prima giornata prosegue con la cerimonia del Premio Anna Politkovskaja, che andrà a Behrouz Boochani, giornalista che ha raccontato dall’interno il centro australiano per migranti in Papua Nuova Guinea, e con l’incontro Palestina sconfinata, con Suad Amiry tra gli ospiti; di Popolocrazia discuteranno nel pomeriggio Ilvo Diamanti e Marc Lazar, mentre Raj Patel parlerà di economie e sfruttamento; in serata, Tremate, tremate!, dibattito sul femminismo con la cofondatrice del movimento Ni una menos Marta Dillon, e altre.
Sabato 6, l’analista Adam Baron racconterà la guerra «silenziosa» nello Yemen, mentre al focus dedicato al Congo interverranno giornalisti e scrittori del Paese. Nella giornata di chiusura, domenica 7, un inedito dialogo tra i britannici Zadie Smith e Hanif Kureishi sulla libertà degli scrittori. Numerosi gli autori presenti al festival: oltre ai già citati, anche i narratori Paolo Giordano, Rosella Postorino, Antonio Scurati, l’americana Jhumpa Lahiri (che ora scrive in italiano), il congolese In Koli Jean Bofane e l’argentino Martìn Caparròs.