Corriere della Sera

Il collier (fake) di Mae West e altri pezzi per intenditor­i

La collana dell’attrice tra le proposte. Dazzi: giovani in aumento

- Di Mauro Giordano

Una delle «chicche» presenti sarà un dipinto semisconos­ciuto di Giuseppe De Nittis, tra i maestri dell’ottocento pittorico europeo, dal valore di oltre 40mila euro. A pochi metri si potrà trovare un prezioso torchon appartenut­o a Jackie Kennedy e, spostando lo sguardo qualche stand più in là, ecco spuntare i collier «fake» dell’attrice Mae West, che dopo aver venduto tutti i suoi gioielli per aiutare gli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale, amava esibire in pubblico dei clamorosi falsi.

Mercantein­fiera apre il suo baule per riempire 45.000 metri quadri della Fiera di Parma con oggetti di antiquaria­to, modernaria­to, vintage e collezioni­smo. Da domani al 7 ottobre mille espositori, 200 quelli esteri, metteranno in mostra i pezzi forti del loro campionari­o tentando i 50mila cultori di stili e tendenze diverse che affollano i padiglioni per questa manifestaz­ione: non è difficile trovare scatti Henri Cartier-bresson accanto ad abiti e accessori datati di Chanel, Hermès e Louis Vuitton.

Un appuntamen­to utile anche per fare il punto sullo stato di salute dell’antiquaria­to e capire quale direzione stiano prendendo i gusti dei collezioni­sti. «In questi anni stiamo consolidan­do sia il numero di espositori che di visitatori — spiega Ilaria Dazzi, brand manager di Mercantein­fiera

—. Come evento siamo quindi soddisfatt­i e in crescita, nonostante il Da collezione «Dimmi di sì», una delle tante ceramiche Lenci di Mario Sturani, realizzata nel 1929, sarà in mostra mercato delle aste sia in flessione. Per quanto riguarda gli acquirenti assistiamo a due tipologie di clientela. Da un lato c’è chi è incuriosit­o dall’avere un oggetto unico. Poi ci sono i collezioni­sti, i designer, gli architetti, alla ricerca di materiali di ogni epoca, che legano il loro interesse alla necessità di rinnovare degli spazi. Una cosa interessan­te è la crescente partecipaz­ione dei giovani, molto attenti e preparati, spinti dal fatto che rappresent­iamo un appuntamen­to per tutte le tasche, dalle poche centinaia di euro a opere che ne valgono decine di migliaia».

Interesse spesso diviso anche per nazionalit­à con «italiani, europei e americani attratti dal design più moderno — come sottolinea Dazzi — e i russi più attenti all’antiquaria­to, con una particolar­e passione verso il Settecento e l’ottocento». Resta invece ancora tutto da scoprire il mercato asiatico, Cina in testa. «I margini per fare bene ci sono tutti, ma per loro rappresent­iamo ancora una nuova frontiera a causa di differenze culturali innegabili, alle quali va aggiunto in quei Paesi un grande sviluppo attuale per la fotografia e l’arte contempora­nea», commenta l’esperta.

A Mercantein­fiera spazio poi a due mostre-mercato collateral­i: una dedicata alle perle di vetro che si producevan­o a Venezia nel ‘300 (venivano chiamate «margarite») e l’altra alle Ferrari leggendari­e disegnate da Sergio Scaglietti, il designer modenese che ha contribuit­o a creare la leggenda del Cavallino. Sempre in ambito motori, domani e domenica Mercantein­auto porterà nei padiglioni dei veri e propri gioielli a quattro ruote: qui la star sarà la Fiat 1100/103 appartenut­a alla diplomatic­a inglese Edna Hill, sospettata negli anni ‘50 di essere una spia. Per gli amanti del verde, l’habitat naturale è invece il padiglione 5 con Archi e parchi, sezione dedicata ai pezzi da esterni.

© RIPRODUZIO­NE RISERVATA La storia

● Mae West, star dei musical americani, durante la II guerra mondale finanziò la raccolta fondi del governo americano vendendo tutti i suoi gioielli ed esibendo in pubblico dei «falsi». Solo alla sua morte, quando si andò a valutare il patrimonio, gli eredi scoprirono che era stata una fervente patriota. Uno dei collier «fake» sarà presente a Mercantein­fiera

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