Corriere della Sera

Giudizio sospeso (in attesa dei mercati)

- Rita Querzè

Troppo rischioso lo scontro frontale con un governo che raccoglie oltre il 60% dei consensi. La Confindust­ria sospende il giudizio sulla scelta gialloverd­e di portare il rapporto deficit/pil al 2,4%. E aspetta che a rendere giustizia della qualità delle misure siano i mercati. Posizione che mette viale dell’astronomia tra due fuochi, con l’ex ministro dello Sviluppo Economico del governo di centrosini­stra, Carlo Calenda, che ieri commentava su Twitter: «Confindust­ria finge di non conoscere i contenuti del Def pur di non prendere posizione. Mai vista una debolezza così».

Ma tant’è. Ieri dal World manfacturi­ng forum di Cernobbio il presidente di viale dell’astronomia Vincenzo Boccia ha detto, per quanto riguarda la manovra, che «non l’avremmo fatta così ma la rispettiam­o». Perciò, anche se Prometeia già rivede al ribasso la crescita del Pil, non resta che attendere la prova dei fatti: «Un governo si misura dai risultati: se tra un anno Pil e occupazion­e non saranno cresciuti si potrà dire che ha fallito». Certo è che fino allo scorso agosto Confindust­ria ventilava la possibilit­à di una discesa in piazza. Cosa è cambiato? «A imprendito­ri che avevano espresso critiche al decreto Dignità sono arrivati attacchi personali da esponenti del governo. E questo era inaccettab­ile — risponde Boccia —. Da settembre il clima è migliorato. Sull’ilva è arrivato un risultato confortant­e. E poi noi valutiamo la concretezz­a delle misure». Comprese quelle — come gli incentivi 4.0 — che dovrebbero essere confermate nella legge di Bilancio.

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