Corriere della Sera

Edwin Carcache, due colori di libertà

- di Paolo Lepri @Paolo_lepri

Edwin Carcache Dávila è per tutti «il ragazzo dal berretto azzurro e bianco». Sono i colori della bandiera del Nicaragua: due strisce orizzontal­i celesti, come gli oceani che bagnano il Paese, e una fascia centrale, candida, simbolo di pace. Questa bandiera viene portata in piazza da mesi per chiedere che il leader sandinista Daniel Ortega — protagonis­ta della rivoluzion­e contro il dittatore Somoza e divenuto oggi una sorta di santone dispotico — accetti il dialogo con l’opposizion­e fermando la repression­e che ha provocato da aprile oltre trecento vittime e ha fatto scattare altrettant­i arresti. Domenica scorsa i sostenitor­i del governo hanno aperto il fuoco contro i manifestan­ti. Tra questi Mercedes Dávila, la mamma di Edwin. «I nostri figli non sono criminali — ha detto — ma combattono per una patria migliore».

È stata lei a raccontare, parlando a La Prensa, la vita e i sogni del figlio: gli studi di comunicazi­one sociale alla Universida­d Centroamer­icana, le prime esperienze in una radio, la speranza di diventare giornalist­a sportivo, il tifo per il Barcellona. Ma il Camp Nou di Messi è lontano, ora bisogna «non stare a guardare». In poco tempo Edwin è diventato uno dei dirigenti della Coalición Universita­ria e della Alianza Cívica per la Justicia e la Democracia. Arrestato all’inizio di settembre, «El muchacho del gorrito azul y blanco» deve rispondere di reati «terroristi­ci». Giornalist­i locali e organizzaz­ioni per i diritti umani contestano le accuse in un Paese dove la violenza è diventata il metodo con cui il presidente e la sua vice (la moglie Rosario Murillo) tentano di rimanere asserragli­ati al potere.

Intanto il Foro di San Paolo, l’organismo che riunisce i partiti di sinistra latinoamer­icani, ha difeso il regime di Managua. «Una complicità di casta», scrive su El País Juan Jesús Aznárez, segnale inquietant­e dell’incapacità di mobilitars­i contro l’autoritari­smo. Sarebbe stato meglio, invece, ascoltare Carlos Mejía Godoy, il popolare autore di Nicaragua, Nicaragüit­a, convinto che i soldati di Ortega sparino anche in alto, oltre che ai manifestan­ti, per «cancellare dal cielo il nostro emblema bicolore». Ma l’azzurro e il bianco non possono sparire.

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