Rischi informatici e sicurezza aziendale, alleanza storica tra Politecnico e Bocconi
Dall’intesa degli atenei milanesi nasce il primo corso di laurea doppio per esperti in cyber risk
Un corso di laurea congiunta per formare esperti di cyber risk. E iniziative comuni per lanciare start up e presentarle a possibili investitori e aziende. Sono i primi risultati di un accordo fra Politecnico e Bocconi. «Alleanza storica tra due atenei, uno privato e uno pubblico, che sono fra le migliori università del Paese e hanno competenze complementari», hanno detto i due rettori, Ferruccio Resta e Gianmario Verona che ieri hanno presentato il piano.
Per cominciare il corso di laurea magistrale «Master of Science in cyber risk strategy and governance», con doppio titolo. Avrà i primi laureati bocconiani e politecnici, partirà il prossimo anno, sarà aperto a cinquanta studenti: lezioni in inglese, primo semestre nell’ateneo statale e l’altro nel campus di via Sarfatti, nel secondo anno poi corsi, seminari e tirocini. «Gli studenti avranno strumenti per comprendere, valutare e governare le opportunità e le minacce che derivano dalle tecnologie emergenti», è la presentazione del corso.
Insieme, i professori del Politecnico con le loro competenze di ingegneria e information technology, quelli della Bocconi per l’area delle scienze sociali e del diritto. E’ questa l’idea dei rettori milanesi: «Collaborazione fra le due università e con il mondo produttivo e finanziario», ha sottolineato il rettore del Politecnico, Ferruccio Resta. Poi l’iniziativa per sostenere le start up, lanciata già lo scorso anno con gli incubatori dei due atenei, Poli hub e Speed Mi Up. «Evento ideato per favorire l’incontro tra potenziali investitori,realtà industriali e le imprese innovative dei due ecosistemi universitari», hanno spiegato i rettori. «E per selezionare le migliori venti start up delle due università lanciamo oggi la “call” che resterà aperta fino al 21 ottobre. E il 26 novembre è in programma nella sede della Borsa Italiana la giornata di incontri con le imprese vincitrici».
La Bocconi, il Politecnico, Milano. Il rettore dell’ateneo privato, Gianmario Verona, ha sottolineato che «questa alleanza è stata possibile perché si è sviluppata in una città con il giusto contesto istituzionale e con una vocazione internazionale
Dal prossimo anno La laurea magistrale partirà il prossimo anno: c’è posto per 50 studenti
e di apertura». Ed è intervenuto il sindaco Beppe Sala, che ha ricordato i numeri di Milano città universitaria: «Nei nostri atenei ormai ci sono 200mila studenti, su un milione e 400mila abitanti. L’università a Milano è il comparto che negli ultimi anni ha fatto il salto più grande. E abbiamo ormai quasi ventimila studenti internazionali». Sala allora è tornato anche sul tema dell’inglese lingua di ateneo, sfida lanciata dal Politecnico nel 2002, (con bocciatura del Tar, ricorsi, sentenza della Corte costituzionale): «Nessuno si azzardi a mettere limiti, non ha senso chiedere agli atenei di replicare i corsi anche in italiano. Su questo si combatterà», ha detto il sindaco. E il rettore Resta ha poi spiegato: «Viste le recenti indicazioni del ministero non dobbiamo avere corsi paralleli. Ma abbiamo avviato un’analisi interna sull’offerta e valuteremo quali modifiche saranno necessarie». Partnership
Da sinistra, il rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta e Gianmario Verona, rettore dell’università Bocconi, ieri alla presentazione del corso di laurea in Cyber risk