Zen Circus, artisti indipendenti dell’anno: «La musica è libertà»
Una carriera ventennale «all’insegna della coerenza e della ricerca di qualità musicale e testuale». Gli Zen Circus sono gli artisti indipendenti dell’anno, vincitori del premio Pimi speciale 2018 assegnato dal Mei, il festival dedicato alla musica indipendente italiana. La band toscana ritira il premio oggi a Faenza con un’esibizione live nel cuore della tre giorni che fino a domenica raduna la scena «indie» con concerti, incontri, mostre e la presenza di tanti artisti, da Edoardo Bennato ai Lacuna Coil. «Essere indipendenti per noi significa non pensare alla classifica, ma fare quello che vogliamo in libertà, senza alcuna pressione se non quella del pubblico che ci spinge a migliorarci» spiega il frontman degli «Zen» Andrea Appino. Ed è proprio il pubblico il premio più grande, «cresciuto piano piano fino a diventare una vera e propria famiglia, una comunità in cui ci sentiamo tutti meno soli». La storia degli Zen Circus, fatta di oltre mille concerti, di chitarre rock, ma anche di attenzione maniacale per i testi, ormai attraversa tre generazioni: «Un percorso atipico che non è mai stato legato all’hype di un momento. Così oggi guardiamo la rivoluzione che è in atto nella musica italiana senza dover dimostrare nulla a nessuno». Secondo Appino, il rinnovamento è un processo naturale: «Siamo felici di vedere che tanti artisti nuovi riescano a “spaccare tutto” senza un lungo iter alle spalle. Il nostro percorso però è unico: attraverso la musica mostriamo le ferite, mentre il pop spesso tende a essere più positivo». Nel 2019, gli Zen Circus festeggeranno i 20 anni dal primo disco: «Non uscirà un nuovo album, ma sarà l’anno in cui racconteremo la nostra storia».