I carissimi nemici
La cura per Ronaldo
Allegri «un nella «che arrivare un magari palmarès Professore», gestione fanno si dice primi deve la che così di o fermare differenza secondi quei Ancelotti soprattutto lungo dettagli un e che tra attimino». ha è Max esprime «molto «infinita Carletto pratico» riconoscenza definisce ed per il Cristiano Pallone d’oro che ogni meriterebbe anno». Per Ronaldo invece «Carlo mi dava sempre sicurezza e la cosa più importante era sentire che si prendeva cura di me. È speciale». In questa materia specifica — la cura attenta di CR7 — Allegri è all’inizio, ma ha già fatto capire quali sono i capisaldi, dato che il portoghese è l’unico giocatore sempre utilizzato e nemmeno mai sostituito: «Ronaldo sta facendo bene, giocando per la squadra, come la squadra gioca per lui. E nei passaggi, negli smarcamenti, bisogna migliorare noi nel trovarlo. Questo però fa parte della conoscenza e del gruppo».
Provocazioni e sorrisi
Le tensioni dell’ultimo Juvenapoli di aprile, con la vittoria sarriana nel finale grazie alla zuccata di Koulibaly sembrano lontane anni luce. Era in effetti «una finale scudetto», Un nuovo copione scarsa Perché troppo in sta più. della cambiando di tattico di sconfitta, e quel serenità E amato. quindi sabbia Allegri Juve adesso più Napoli di era duttile, Sarri, Al anche e nell’ingranaggio il mettere che il preferiva uno Napoli, di per perfezionismo da là Ancelotti più più stimolo il dell’ultima lui tecnico i rendendolo granelli mai elastico imprevedibile, la si Mertens sui ospiti muove Milik), con accanto più Max con circospezione: al a centro Insigne aspetta lui favorito (con che gli «Che nella un l’intelligenza dato il gestione Napoli di fatto. stia delle Carlo di cambiando partite non ha avuto distruggere è ha portato il la lavoro sua mentalità, di Sarri, ma la sua la Samp serenità. ha parlato Dopo il da k.o. grande con allenatore, che sa come funzionano le cose, senza farsi prendere da tutte le ansie del mondo». Carletto però sa anche che la Juve ha più del doppio di monte ingaggi («Questo non rende la partita squilibrata» osserva Allegri) e può permettersi il lusso di lasciare ancora in panchina Dybala. Una squadra che fa impressione a tutti. Ma non a Sua Serenità Ancelotti.
Allegri Carlo è un professore, sa gestire benissimo i dettagli che fanno la differenza tra arrivare primi o secondi Ha un palmarès infinito
Ancelotti Non ho mai firmato per un pareggio, poi magari ho preso scoppole assurde... Proviamo a vincere, sarebbe una grande spinta