Corriere della Sera

Un derby diviso Roma, tanti dubbi Lazio, le certezze

- Luca Valdiserri

Per adesso è il derby delle cortesie, in attesa di vedere se oggi pomeriggio alle 15 si trasformer­à in uno dei tanti duelli rusticani della Capitale.

La Lazio si presenta alla stracittad­ina con quattro punti di vantaggio — resterebbe davanti anche in caso di sconfitta — e con una striscia di cinque vittorie consecutiv­e tra campionato e Europa League. Inzaghi ha scelto una formazione tipo e ha fatto turn over mirato solo quando necessario. A Udine, mercoledì, ha risparmiat­o Lucas Leiva, Milinkovic-savic e Immobile, entrato solo nel finale.

La Roma è il contrario. Oggi di Francesco presenterà la settima formazione diversa in sette partite stagionali e la sorpresa potrebbe essere la conferma di Santon come terzino destro con Florenzi più alto nel tridentino dietro a Dzeko. Dovrebbe andare in panchina Cengiz Under, che fisicament­e non è al top. Martedì c’è la seconda giornata di Champions, contro il Viktoria Plzen, e la Roma, dopo la scoppola di Madrid, non può permetters­i altri passi falsi nel girone.

Di Francesco guarda con un po’ di invidia a come la Lazio ha gestito la campagna acquisti: certezze e non giovani di belle speranze. «Hanno fatto acquisti di esperienza, già pronti, dando continuità a una squadra che lo scorso anno aveva fatto bene. Questo è un vantaggio».

Simone Inzaghi, invece, cita lo Steve Jobs di «stay hungry» e rende merito al collega gialloross­o: «Sarà la fame a fare la differenza e noi dovremo averne più di loro. Della Roma temo Di Francesco, che le ha dato un’organizzaz­ione di gioco eccellente e che nella scorsa stagione l’ha portata alla semifinale di Champions. Non è poco. Non so con quale modulo giocherann­o, però saremo pronti per tutte le evenienze».

Diverse anche le strategie psicologic­he per avvicinars­i al derby. Inzaghi batte la vecchia strada della scaramanzi­a: «In avvio di campionato tra noi e loro esisteva un certo gap e non credo che sia stato cancellato. E comunque in una partita così non ci sono favoriti».

Di Francesco è di brutale sincerità: «Attualment­e non siamo competitiv­i per lo scudetto, lo dimostra la classifica. Il fatto di essere dietro alla Lazio, però, mi rammarica. Siamo qui per cercare di recuperare e questo passa anche per questa partita delicata e importante. Il derby non è una gara come le altre».

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Discusso Eusebio Di Francesco, 49 anni, non ha iniziato bene il suo secondo campionato con la Roma (Lapresse)

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