Corriere della Sera

«Da noi e a Bruxelles dinamiche da frenare» Così il ministro falco diventa un mediatore

- Tommaso Labate

ROMA «Guardate che di fronte a voi avete un economista, non un politico. Io non devo prendere i voti alle prossime elezioni. E so benissimo che cosa significan­o i numeri. Sono cose che ho studiato e che capisco bene, al contrario di quanto qualcuno possa credere...». Sono le ore in cui impazzano le polemiche Italia-europa, le ore in cui i terminali delle agenzie di

Il pensiero del professore Non sono un politico e non devo prendere voti alle prossime elezioni So benissimo cosa significan­o i numeri, al contrario di quanto qualcuno possa credere...

stampa del Vecchio Continente rilanciano lo scontro tra Salvini e Juncker, le ore in cui la feroce clessidra dello spread scende e sale sotto quota 300. Le ore di un martedì drammatico, ieri l’altro.

In quelle stesse ore, Paolo Savona decide di cambiare la sua parte in commedia. Al riparo da microfoni e taccuini, nella cornice di un rapidissim­o tour Roma-bruxelles-roma, il ministro per gli Affari europei smette i panni del temuto autore del «piano B» (di uscita dalla moneta unica) e indossa quelli del pompiere. Di fronte a tutti gli autorevoli interlocut­ori con cui si intrattien­e — almeno è l’impression­e che il professore darà a molti di essi — Savona si iscrive al partito europeista.

Attribuirg­li un cambio di passo tale da renderlo distante dal duo Di Maio-salvini e di nuovo vicino alle posizioni soft di Giovanni Tria sarebbe troppo. Ma è un dato di fatto che, forse per la prima volta, il ministro per gli Affari europei marca le distanze dall’ala «politica» dell’esecutivo per avvicinars­i a quella «tecnica». «So benissimo che cosa significan­o i numeri. Non sono un politico…».

La missione di Savona, insomma, adesso sembra diventata quella di mettere pace

tra il governo Conte e l’europa. «La mia idea è che non esiste né deve esistere alcuna ipotesi di uscire dall’euro», è il suo ragionamen­to, rafforzato dalle decine di volte in cui, di fronte ai suoi interlocut­ori, ripete quelle due parole — «mercato interno» — a cui lega a doppio filo tutti gli scenari di futura crescita dell’italia.

Allo stesso tempo, il titolare degli Affari europei e dimostra di aver compreso che

affondi come quello del commissari­o per gli Affari economici Pierre Moscovici possono sortire l’effetto di riattizzar­e quel derby tra Salvini e Di Maio tra chi tiene di più il punto con l’ue di fronte all’elettorato italiano. «Ci sono dinamiche che vanno fermate», è il messaggio in bottiglia rivolto al gotha europeo. «Voi fate il vostro qua, io porterò i vostri messaggi in Italia...».

Da quelle ore drammatich­e ne sono passate altre quarantott­o, di ore. La trasferta europea potrebbe aver riconsegna­to all’italia un Savona più prudente? Il titolare delle Politiche comunitari­e potrebbe davvero marcare le distanze da Di Maio e Salvini e schierarsi, nella partita sui numeri del deficit, con l’ala europeista dei Tria e dei Moavero? La risposta non arriverà prima dei prossimi giorni.

Ma è un fatto che, agli occhi di Bruxelles, dopo l’altro giorno l’autore del «piano B» è come se avesse cambiato volto. Un volto più rassicuran­te. Talmente rassicuran­te da aver lasciato, agli occhi maliziosi di alcuni interlocut­ori, l’impression­e che sì, in fondo, se Tria davvero lasciasse il ministero dell’economia, Savona potrebbe ritentare la corsa verso gli uffici di via XX settembre. Ma non è né più né meno che una suggestion­e. Per ora.

La moneta unica

Il titolare degli Affari europei ha ribadito di non volere che l’italia lasci la moneta unica

 ??  ?? Economista­Il professore Paolo Savona, 81 anni è stato candidato da M5s-lega alla guida dell’economia, ma bocciato poi da Sergio Mattarella. È ministro per gli Affari europei
Economista­Il professore Paolo Savona, 81 anni è stato candidato da M5s-lega alla guida dell’economia, ma bocciato poi da Sergio Mattarella. È ministro per gli Affari europei

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