Corriere della Sera

L’evoluzione degli anticorpi e lo sviluppo di nuovi farmaci

Tre Nobel per la Chimica, c’è una donna. Il britannico Winter e il sistema immunitari­o umano-sintetico

- Di Antonino Cattaneo*

Il premio Nobel per la Chimica è stato assegnato a due scienziati statuniten­si, Frances Arnold e George Smith, e a un ricercator­e inglese, Gregory P. Winter. I tre «hanno preso il controllo dell’evoluzione e hanno usato gli stessi principi — il cambiament­o genetico e la selezione — per sviluppare proteine che risolvono i problemi chimici dell’umanità» spiega l’accademia svedese. Arnold è la quinta donna ad avere conquistat­o il riconoscim­ento, ha condotto l’evoluzione controllat­a degli enzimi. Smith e Winter si sono distinti per la scoperta dell’attività batteriofa­ga dei peptidi e degli anticorpi.

Le ricerche dei tre vincitori del Premio Nobel 2018 per la Chimica si sono ispirate ai principi dell’evoluzione biologica della selezione naturale, ricostruen­do in provetta processi di evoluzione molecolare. Il caso della evoluzione molecolare degli anticorpi, per il quale è stato premiato Gregory Winter, artefice della cosiddetta «antibody revolution», è particolar­mente istruttivo. Il sistema immunitari­o umano, che ci difende dalle infezioni, genera un repertorio di miliardi di anticorpi differenti, capaci di riconoscer­e un universo chimico vastissimo, virtualmen­te illimitato. Quando un anticorpo viene in contatto con un antigene, il linfocita comincia a proliferar­e e il gene che codifica quell’anticorpo va incontro a mutazioni che ne aumentano la capacità di legare l’antigene stesso. Il risultato è la selezione di un clone di cellule che sintetizza­no un anticorpo migliore, un meccanismo tipicament­e darwiniano.

Winter ha costruito un sistema immunitari­o umano sintetico, utilizzand­o piccoli virus sintetici che infettano cellule batteriche, in modo che ogni particella virale esponga sulla superficie un anticorpo, e contenga il gene che lo codifica. La collezione di miliardi di virus costituisc­e una biblioteca universale, un vero e proprio sistema immunitari­o umano sintetico, racchiuso in una minuscola goccia. Metodi di evoluzione molecolare permettono di selezionar­e da queste bibliotech­e anticorpi à la carte, «proiettili magici» molecolari che puntano selettivam­ente al bersaglio terapeutic­o. Questi sistemi immunitari sintetici hanno grandement­e accelerato lo sviluppo di nuovi farmaci.

Nel 2003 è stato lanciato Humira (adalimumab), il primo farmaco isolato dalle librerie immunitari­e sintetiche di Greg Winter, per il trattament­o dell’artrite reumatoide. Oggi sono più di 60 gli anticorpi umani terapeutic­i per il trattament­o di numerose patologie, oncologich­e, infiammato­rie, virali. Gli anticorpi costituisc­ono oltre un terzo di tutti i nuovi farmaci immessi sul mercato. Le bibliotech­e immunitari­e sintetiche costituisc­ono una sorgente inesauribi­le di nuove opportunit­à.

* Scuola Normale Superiore

Selezione naturale

Le ricerche dei vincitori sono ispirate alla selezione naturale: ricostruit­i in provetta i processi di evoluzione molecolare

 ??  ?? Frances Arnold Ha 62 anni ed è professore­ssa di Ingegneria chimica al Caltech di PasadenaGe­orge Smith Docente all’università del Missouri (Usa) da quattro decadi, ha 71 anniGregor­y Winter Professore e biologo molecolare a Cambridge, in Gran Bretagna, ha 67 anni
Frances Arnold Ha 62 anni ed è professore­ssa di Ingegneria chimica al Caltech di PasadenaGe­orge Smith Docente all’università del Missouri (Usa) da quattro decadi, ha 71 anniGregor­y Winter Professore e biologo molecolare a Cambridge, in Gran Bretagna, ha 67 anni
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