In una mostra gli 80 anni dell’acquedotto del Peschiera
ROMA Interseca la storia della Capitale la mostra sugli 80 anni dell’acquedotto del Peschiera, presentata ieri al Palaexpo. L’allestimento ricostruisce attraverso materiali d’archivio, filmati d’epoca e apparati multimediali — oltre 120 tra documenti e volumi originali — il percorso che ha dato il via alla costruzione dell’infrastruttura, principale fonte di approvvigionamento idrico di Roma, oggi gestita da Acea (la multiutility partecipata al 51% dal Campidoglio). Inedito il cinegiornale della Settimana Incom che mostra l’allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi mentre inaugura la fontana di Piazzale degli Eroi alimentata dall’acqua del Peschiera. «Un’opera che segue i grandi eventi del 900 — ha sottolineato il curatore della mostra, Alessandro Nicosia — e un esempio dell’eccellenza italiana». Simbolo del legame tra Roma e l’acqua, dai capolavori ingegneristici degli antichi romani alle fontane.
Se lo sguardo retrospettivo rimanda alle radici, tra l’altro ai 43 operai morti sul cantiere ai quali è dedicato un fregio commemorativo, prelude anche a nuove prospettive di sviluppo. Dopo la crisi dell’estate 2017, che ha portato allo scontro Comune-regione sui prelievi dal lago di Bracciano e alla chiusura dei nasoni, Acea è intervenuta per riparare le falle nella rete idrica. Per garantire una costante copertura del fabbisogno, l’azienda punta al raddoppio del Peschiera. All’inaugurazione ieri hanno partecipato l’ad Stefano Donnarumma e la nuova presidente Michaela Castelli.