«Così ripariamo l’italia»
A sinistra, un particolare della copertura di Palazzo Edison, a Milano destra il Real orto botanico di Napoli sotto il Palazzo dell’aeronautica a Roma — realtà prive di personale. Una buona notizia per i musei pubblici, mentre il volontariato culturale è sempre più attivo.
Le giornate d’autunno 2018 del Fondo Ambiente Italiano, sabato 13 e domenica 14 ottobre, saranno all’insegna dello slogan «Ricordati di salvare l’italia» per la raccolta fondi. Il Fai vuole dimostrare nei fatti cosa significhi assicurare al Patrimonio storico-artistico-paesaggistico una manutenzione ordinaria capace di evitare l’abbandono che poi richiede ingenti somme per il restauro. Dice Andrea Carandini, presidente Fai: «Una manutenzione riuscita evita eventi clamorosi come i disastri. Per salvare l’italia servono tanti atti riparativi, al posto di vistosi interventi che mal ripagano un danno avvenuto e nella sostanza irreparabile». Il Fai (in 40 anni ha investito 93 milioni di euro in restauri e manutenzioni per 61 beni acquisiti e 30 stabilmente aperti) ha mobilitato la sua macchina: 150 percorsi, aperture speciali in 250 città grazie ai 170.000 iscritti e donatori, ai 7.500 volontari. Saranno «spiegati» palazzi pubblici e privati, castelli, aree archeologiche, musei, terme, fari: dal Palazzo dell’aeronautica a Roma al Giardino di Babuk a Napoli, dalla Reale Società Canottieri Cerea di Torino alla Certosa di Parma, al Palazzo Edison di Milano. Nel 2017 i visitatori ai siti Fai sono stati 860.000. Ora riprende la raccolta fondi con varie modalità (su www.fondoambiente.it le notizie e l’elenco dei 660 siti).
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