Ntt Data, mille assunzioni nel 2018 «Perché investiamo sull’italia»
I «big» dell’auto da Macron Corsa a ridurre le emissioni Ruffinoni: i progetti del gruppo giapponese. Alle donne metà dei nuovi posti
Big data, Internet delle cose, intelligenza artificiale, cybersecurity. Sono solo alcune delle nuove tecnologie di frontiera in cui opera Ntt Data, la branch italiana del colosso giapponese — sede a Tokyo — che a livello globale realizza un fatturato di 11,5 miliardi di euro con un totale di circa 110 mila dipendenti distribuiti in 40 Paesi.
«Dal 2013 ad oggi in Italia siamo cresciuti ad un tasso medio annuo di circa il 6,5% fino ad arrivare a un giro d’affari complessivo di oltre 300 milioni di euro. Possiamo contare su oltre tremila professionisti e nel corso del 2018 contiamo di assumere altre mille persone, con particolare attenzione alle sedi del Sud Italia e alle donne, cui spetterà il 50% dei nuovi ingressi in azienda». Snocciola con orgoglio i dati di un bilancio quinquennale positivo Walter Ruffinoni, il manager che dal 2013 guida Ntt Data Italia e che ha portato la branch tricolore del gruppo giapponese ad essere la prima in Europa con un fatturato pari al 40% dell’intera area. Una storia aziendale che verrà presentata domani alla Global Conference di Ntt Data, che si svolgerà a Milano, e che vedrà coinvolti oltre 200 top manager globali del gruppo.
Ma al di là dei risultati finanziari il «caso Italia» rappresenta un esempio riuscito di collaborazione tra azienda, università e imprese. «Crediamo fortemente nel potenziale del Sud e abbiamo sviluppato