Corriere della Sera

La firma di Icardi

Il Psv spaventa i nerazzurri con Rosario La rimonta con Nainggolan e l’argentino

- Alessandro Bocci

EINDHOVEN E sono cinque, una dietro l’altra, come mai era successo nell’era Spalletti. L’inter vince e cresce. La seconda rimonta consecutiv­a in Champions, dopo quella da cardiopalm­a contro il Tottenham, vale mezza qualificaz­ione agli ottavi di finale. 6 punti in 2 partite sono una specie di assicurazi­one sulla vita nel girone della morte in cui non è possibile sbagliare. Soprattutt­o perché gli inglesi, rivali diretti, non sono quelli dell’anno scorso e, sconfitti in casa dal Barcellona, restano ancora fermi a zero.

Nainggolan e Icardi rispondono alla rete capolavoro di Rosario, un tiro da fuori che sorprende Handanovic poco prima della mezz’ora. L’inter ha il merito di non perdersi d’animo dentro il Philips Stadion, un’arena infuocata. Fa gi- rare palla, attacca gli spazi, gioca con convinzion­e e personalit­à. Il Ninja riapre la partita, ma è Icardi l’uomo della svolta, cecchino e punto di riferiment­o. Nel tempio di Romario e Ronaldo, il capitano è un portento: mette lo zampino nel pareggio, segna il raddoppio, tira in continuazi­one stringendo alle corte la fragile difesa olandese e alla fine si trasforma persino in difensore aggiunto. Se in campionato stenta, un solo gol e su rigore, in Champions è una sentenza: due partite, due reti.

Il Psv si accende a momenti, ma il risultato è sacrosanto. Van Bommel se la prende con l’arbitro, il serbo Mazic, che al- la fine del primo tempo non espelle Handanovic. Il portiere sloveno blocca con un braccio fuori area l’affondo di Bergwijn, ma non è una chiara occasione da rete e la decisione sembra azzeccata.

L’inter fa la partita sin dall’inizio. I nerazzurri sono propositiv­i, giocano un calcio veloce e robusto, ricco di palleggio in cui vengono alla ribalta le qualità di Nainggolan, non solo l’uomo che riaggiusta il risultato ma anche quello che guida la squadra nei meandri a volte insondabil­i della Champions League. La squadra di Spalletti sfrutta le fasce, attacca al centro, si affida allo scatenato Icardi. All’intervallo i nerazzurri contano diciassett­e tiri. Il Psv, che nelle Eredivisie, ha infilato sette vittorie su sette e steso l’ajax con un perentorio 3-0, dà il meglio negli spazi larghi. Ma, per quanto si vede, è la cenerentol­a del girone. Sulla carta fanno paura i giovani esterni Bergwin e Lozano e invece il più pericoloso è Rosario che ci prova spesso dal limite: Handanovic ci mette una pezza la prima volta, non la seconda in cui il vero colpevole è Brozovic che lascia tirare indisturba­to l’avversario.

Nella ripresa gli olandesi sono pericolosi e colpiscono un palo esterno con Pereiro. Ma Icardi cancella la paura: trasforma nella vittoria il lancio di Vecino e ci riprova sul cross di De Vrij. Alla fine ci pensa Handanovic a blindare tre punti deviando la rovesciata di Malen. Il pari sarebbe una beffa.

Spalletti Possiamo migliorare Ho rivisto Nainggolan sui suoi livelli

Brozovic Giochiamo con grinta, tutti per uno E adesso avanti così

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(Reuters) Decisivo Mauro Icardi, 25 anni, approfitta dello scontro fra Schwaab e Zoet e appoggia la palla col piatto destro nella porta vuota
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