La firma di Icardi
Il Psv spaventa i nerazzurri con Rosario La rimonta con Nainggolan e l’argentino
EINDHOVEN E sono cinque, una dietro l’altra, come mai era successo nell’era Spalletti. L’inter vince e cresce. La seconda rimonta consecutiva in Champions, dopo quella da cardiopalma contro il Tottenham, vale mezza qualificazione agli ottavi di finale. 6 punti in 2 partite sono una specie di assicurazione sulla vita nel girone della morte in cui non è possibile sbagliare. Soprattutto perché gli inglesi, rivali diretti, non sono quelli dell’anno scorso e, sconfitti in casa dal Barcellona, restano ancora fermi a zero.
Nainggolan e Icardi rispondono alla rete capolavoro di Rosario, un tiro da fuori che sorprende Handanovic poco prima della mezz’ora. L’inter ha il merito di non perdersi d’animo dentro il Philips Stadion, un’arena infuocata. Fa gi- rare palla, attacca gli spazi, gioca con convinzione e personalità. Il Ninja riapre la partita, ma è Icardi l’uomo della svolta, cecchino e punto di riferimento. Nel tempio di Romario e Ronaldo, il capitano è un portento: mette lo zampino nel pareggio, segna il raddoppio, tira in continuazione stringendo alle corte la fragile difesa olandese e alla fine si trasforma persino in difensore aggiunto. Se in campionato stenta, un solo gol e su rigore, in Champions è una sentenza: due partite, due reti.
Il Psv si accende a momenti, ma il risultato è sacrosanto. Van Bommel se la prende con l’arbitro, il serbo Mazic, che al- la fine del primo tempo non espelle Handanovic. Il portiere sloveno blocca con un braccio fuori area l’affondo di Bergwijn, ma non è una chiara occasione da rete e la decisione sembra azzeccata.
L’inter fa la partita sin dall’inizio. I nerazzurri sono propositivi, giocano un calcio veloce e robusto, ricco di palleggio in cui vengono alla ribalta le qualità di Nainggolan, non solo l’uomo che riaggiusta il risultato ma anche quello che guida la squadra nei meandri a volte insondabili della Champions League. La squadra di Spalletti sfrutta le fasce, attacca al centro, si affida allo scatenato Icardi. All’intervallo i nerazzurri contano diciassette tiri. Il Psv, che nelle Eredivisie, ha infilato sette vittorie su sette e steso l’ajax con un perentorio 3-0, dà il meglio negli spazi larghi. Ma, per quanto si vede, è la cenerentola del girone. Sulla carta fanno paura i giovani esterni Bergwin e Lozano e invece il più pericoloso è Rosario che ci prova spesso dal limite: Handanovic ci mette una pezza la prima volta, non la seconda in cui il vero colpevole è Brozovic che lascia tirare indisturbato l’avversario.
Nella ripresa gli olandesi sono pericolosi e colpiscono un palo esterno con Pereiro. Ma Icardi cancella la paura: trasforma nella vittoria il lancio di Vecino e ci riprova sul cross di De Vrij. Alla fine ci pensa Handanovic a blindare tre punti deviando la rovesciata di Malen. Il pari sarebbe una beffa.
Spalletti Possiamo migliorare Ho rivisto Nainggolan sui suoi livelli
Brozovic Giochiamo con grinta, tutti per uno E adesso avanti così