Milano-cortina 2026 oggi davanti al Cio Erzurum (Turchia) rischia subito il taglio
(g.pic.) La lunga marcia della candidatura italiana ai Giochi invernali 2026, cioè l’attacco a due punte Milano-cortina (o Lombardia-veneto), comincia oggi a Buenos Aires davanti al comitato esecutivo del Cio (nella foto, Bach), che si riunisce alla vigilia della 3a edizione dei Giochi olimpici giovanili (6-18 ottobre, con 4.000 atleti tra i 14 e i 18 anni, di cui 75 azzurri). Un’idea meravigliosa, cioè, affronta il passaggio tecnico per diventare ufficialmente una candidatura. Oggi il governo del Cio (comitato esecutivo) recepisce la lista di pretendenti. Quattro, dopo la defezione di Sion e Graz: Milanocortina (Italia), Stoccolma (Svezia), Calgary (Canada) ed Erzurum (Turchia), che potrebbe essere la prima a saltare (per ragioni di sicurezza) nel caso in cui l’executive board decidesse di procedere a una «short list». La «raccomandazione» passerà poi al parlamento del Cio, il congresso che si riunirà l’8 e il 9 ottobre nella sua 133esima sessione. E proprio martedì 9 (il giorno in cui il presidente del Coni Giovanni Malagò dovrebbe diventare nuovo membro Cio), il congresso ratificherà le candidature ai Giochi 2026, che poi dovranno camminare con le proprie gambe, a cominciare dal reperimento dei fondi per sostenerle. Stoccolma sta cercando di formare un governo, Calgary aspetta il referendum del 13 novembre. Milano-cortina ha, sulla carta, ottime chance. La decisione nel settembre 2019.