Decreto Salvini, via libera dal Colle «Ma rispetti la Costituzione»
La raccomandazione del presidente a Conte. Il ministro dell’interno: «Basta non passare per fessi»
ROMA La firma del capo dello Stato c’è, l’entusiasmo di Matteo Salvini anche. «Ciapa lì e porta a ca’», esulta in milanese il ministro dell’interno, orgoglioso di aver ottenuto il via libera sul decreto sicurezza, bandiera della Lega. «L’ho spiegato a Mattarella — ha scandito l’inquilino del Viminale in diretta Facebook, incurante della forma istituzionale — Noi rispettiamo la Costituzione, le convenzioni e i trattati internazionali, ma non possiamo passare per fessi».
Quel che Salvini nella sua orgogliosa rivendicazione non dice è che Sergio Mattarella ha voluto accompagnare i 40 articoli del provvedimento, che tante preoccupazioni e dubbi di legittimità costituzionale hanno scatenato, con una lettera al premier Giuseppe Conte. Un testo in cui il presidente della Repubblica ricorda a chi dovrà applicare la legge gli obblighi che la Costituzione e i trattati internazionali impongono. Richiamando l’articolo 10 della Carta il Quirinale ricorda che l’italia accoglie «lo straniero al quale sia impedito nel suo Paese
Il presidente ha firmato il dl di quel cattivone di Salvini: ciapa lì e porta a cà Matteo Salvini
l’effettivo esercizio delle libertà democratiche», nel rispetto ovviamente delle leggi. E che da noi non è ammessa l’estradizione per reati politici. Niente strette eccessive, ammonisce in sostanza Mattarella. Il ministro è contento: «Il presidente ha firmato il dl Sicurezza del cattivone Salvini».
La mossa del Quirinale arriva dopo il severo esame degli uffici legislativi. I cambiamenti sono stati diversi, eppure dallo staff del leader leghista assicurano che «il decreto è rimasto intatto, senza arretramenti rispetto agli obiettivi iniziali» e che i rapporti tra Viminale e Quirinale, anche dopo la lettera, sono rimasti «cordialissimi». In diretta social il vicepremier vuol far vedere che ha tenuto duro: «Mattarella ha richiamato l’articolo 10 della Costituzione, io li voglio rispettare tutti gli articoli... Prima gli italiani, però». Per Palazzo Chigi il decreto Salvini rispetta la Costituzione, le convenzioni internazionali e la Carta europea dei diritti dell’uomo.
La firma è stata preceduta mercoledì pomeriggio da un faccia a faccia nello Studio alla Vetrata, «cordiale e civile». Mattarella ha sottolineato a Salvini le difficoltà di alcuni passaggi, a cominciare dalla sospensione della protezione umanitaria per chi commette reati senza condanna definitiva. Il capo dello Stato ha anche raccomandato al leader leghista prudenza sulla manovra economica, ricordando l’indebitamento record del Paese e il rischio di bruciare miliardi con una ulteriore impennata dello spread.