Ponte di Genova Il rebus delle gare tiene tutto fermo
Oggi vertice in Prefettura con la commissaria Ue ai Trasporti. In città corteo dei comitati Valpolcevera
C’è il nodo delle gare per i lavori al ponte Morandi di Genova, crollato il 14 agosto scorso. Secondo gli esperti il lavoro può durare quattro anni. Ma il neocommissario Marco Bucci: «Se si apre il cantiere consegna nel 2020». Intanto a Genova iniziano le proteste di sfollati e commercianti. Oggi vertice in Prefettura con la commissaria Ue ai trasporti. In città il corteo dei comitati Valpolcevera.
Genova rumoreggia. Sfollati, operai che temono di perdere il lavoro, associazioni cittadine e imprenditori cominciano ad alzare la voce. Chiedono di essere in prima fila nella discussione sulla riqualificazione urbana, dopo il crollo del ponte Morandi che il 14 agosto ha provocato 43 morti. In settimana, in città, sono previsti due cortei, più un terzo a Roma degli edili impegnati nei lavori per il Terzo Valico. Si comincia stamane alle 9 sulla via Aurelia nei pressi del porto antico, con la manifestazione di sfollati e comitati della Valpolcevera radunati attorno allo slogan «Oltre il ponte c’è...». Ovvero quello che nelle intenzioni degli organizzatori (pronti a sollecitare la riapertura delle strade attorno al Polcevera e iniziative a tutela del lavoro) dovrebbe echeggiare, a fine manifestazione, davanti alla Prefettura.
Qui, più o meno in contemporanea, si ritroveranno il governatore della Liguria Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci (da qualche giorno commissario alla ricostruzione del Morandi) dopo avere accompagnato il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e la commissaria Ue ai Trasporti Violeta Bulc in un’ispezione sul luogo del disastro.
Nel pomeriggio il sindaco Bucci è atteso alla Camera per un’audizione alla commissione Trasporti sul «decreto per Genova». Tra oggi e domani a Montecitorio sarà assai vasto il calendario degli interventi: rappresentanti di Autostrade per l’italia, sindacati, il presidente dell’autorità portuale Paolo Emilio Signorini. Ancora domani è prevista un’altra manifestazione, che riguarda il Terzo Valico (il cantiere per la ferrovia ad alta velocità tra Genova e Novi Ligure). Stavolta siamo nella Capitale: saranno gli edili (a margine di uno sciopero proclamato da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil) in arrivo da Liguria e Piemonte a chiedere lo sblocco dei fondi di uno dei lotti dove sono impegnati 2.400 operai che chiedono garanzie sul posto di lavoro.
Sabato l’ultimo corteo, alle 17 a Genova: è quello delle associazioni «Che l’inse», «Emergente» e «Riprendiamoci Genova». Tra le richieste, «la collaborazione della società civile al progetto di trasformazione urbana della città».