Corriere della Sera

Cgil, Cisl e Uil, critiche con cautela

- di Enrico Marro

ROMA Speravano in un confronto con il governo prima della Nota di aggiorname­nto al Def (Documento di economia e finanza). Ma l’incontro non c’è stato. La delusione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil è poi aumentata dopo la lettura del piano economico del governo. Così le tre segreterie confederal­i si sono riunite insieme, hanno condiviso un giudizio negativo sulle politiche annunciate dall’esecutivo, rinnovando la richiesta di aprire un confronto altrimenti, fanno capire, si potrebbe arrivare alla mobilitazi­one dei lavoratori. La manovra economica, per come si prospetta (la legge di Bilancio sarà presentata dal governo entro il 20 ottobre), è insufficie­nte, secondo Cgil, Cisl e Uil a rilanciare lo sviluppo e la crescita. In particolar­e, sono inadeguati gli investimen­ti mentre sul versante fiscale, oltre al condono che finisce per premiare gli evasori, non ci sono sostegni adeguati alle assunzioni e alla contrattaz­ione di secondo livello. Detto questo, è chiaro che nei piani del governo ci sono anche misure che il sindacato sa essere molto attese e apprezzate dai lavoratori. In particolar­e, l’abbassamen­to dei requisiti per andare in pensione (quota 100), anche se il requisito dei 38 anni di contributi (da sommare ai 62 anni d’età), sottolinea­no Cgil, Cisl e Uil, risultereb­be molto penalizzan­te per le donne che difficilme­nte arrivano ad accumulare così tanti anni di versamenti. Inoltre, secondo i sindacati, sempre in tema di pensioni non ci sono risposte ai giovani sottoposti al sistema contributi­vo. Le confederaz­ioni sono inoltre in apprension­e per l’annuncio di un codice del lavoro che potrebbe introdurre il salario minimo orario per legge, che spiazzereb­be la contrattaz­ione. In ogni caso manifestaz­ioni o scioperi sono per il momento lontani. Cgil, Cisl e Uil hanno deciso assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori. Oltre sarà difficile andare, anche perché la Cgil, che di solito è la più pronta a scendere in piazza, questa volta è impegnata nella fase congressua­le e nella scelta del successore di Susanna Camusso.

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