Svolta «green» di Conftrasporto: «Chi più inquina paghi di più»
Nell’autotrasporto chi più inquina meno paga. Non è giusto». Questo lamentava ieri il presidente di Conftrasportoc onfcommercio Paolo Uggè al forum organizzato dalla sua organizzazione a Cernobbio. Il problema è il seguente. La quota delle accise sui carburanti rimborsata agli autotrasportatori è stata ridotta dal centrosinistra da 0,2142 euro al litro a 0,1821, a partire dall’anno prossimo. Ora gli autotrasportatori di Conftrasporto vorrebbero convincere il governo gialloverde a fare marcia indietro. Da qui la proposta. All’insegna di un principio: agevolare chi inquina meno. Come? Togliendo il rimborso delle accise agli Euro 3 (già oggi non ne hanno diritto gli Euro 0, 1 e 2). E liberando così risorse per evitare il taglio agli Euro 4,5,6. «Tra l’altro — dice Uggè — si potrebbero togliere anche le detrazioni concesse per le spese non documentate a chi ha veicoli obsoleti. Così lo stato risparmierebbe 100 milioni l’anno». La proposta di Uggè mette i ministri a Cinque stelle delle Infrastrutture (Toninelli) e dello Sviluppo economico (Di Maio) di fronte a una scelta difficile. Da una parte favorire la riduzione dell’inquinamento, tema caro ai pentastellati. Dall’altra attuare una misura che penalizza soprattutto gli autotrasportatori più piccoli, dotati in media di mezzi più vecchi. Proprio quei piccoli e piccolissimi imprenditori che sono tra i primi «azionisti» del governo gialloverde.