Il Fondo Innovazione nella meccanica con la torinese Marval
È la prima operazione di mercato del Fondo Innovazione e Sviluppo, uno dei fondi di private equity controllati e gestiti dal Fondo Italiano di Investimento, la sgr partecipata al 43% dalla Cassa Depositi e Prestiti. Per l’esordio della sua attività il fondo ha deciso di acquisire una quota di maggioranza pari al 70% del capitale di Marval — una società leader nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione per i motori di auto e per motori delle macchine utilizzate nell’ambito delle costruzioni e del movimento terra.
Marval, sede a Castellamonte, in provincia di Torino, è stata fondata nel 1950 dalla famiglia Marchiando fino a raggiungere l’attuale fatturato di oltre 75 milioni di euro e un portafoglio clienti costituito dalle principali multinazionali attive nel settore della componentistica. L’azienda impiega 477 dipendenti in quattro stabilimenti, di cui due in provincia di Torino, uno in Cina, attraverso la propria controllata Xi Mai, e uno nel Regno Unito.
«Questa operazione per noi ha un significato rilevante perché esemplifica molto bene la filosofia di investimento sottesa alle nostre scelte», spiega Carlo Mammola, amministratore delegato del Fondo Italiano d’investimento sgr. «Abbiamo acquisito una società che possiamo già considerare di medie dimensioni e che rappresenta il nucleo, la piattaforma, per future acquisizioni. Con i nostri interventi, infatti, puntiamo ad aggregare intorno ad un polo centrale le piccole realtà produttive delle filiere di qualità dell’industria e del tessuto produttivo italiano. E abbiamo l’obiettivo di creare aziende dotate di una massa critica che permetta loro di aumentare la redditività e di competere al meglio sui mercati internazionali», conclude Mammola. Nel suo complesso Fondo italiano d’ investimento sgr punta a raggiungere un totale di 3miliardi di euro di risorse gestite, attraverso l’insieme dei suoi fondi. Il solo fondo Innovazione e Sviluppo ha l’obiettivo di un «closing» a 700 milioni e fino a questo punto ha già raccolto la metà delle risorse target. Tre le principali aree di intervento su cui si concentrerà il fondo nei prossimi anni: la meccatronica, l’agroalimentare e l’italian design.