Corriere della Sera

Toninelli paralleli

- di Massimo Gramellini

Allungatev­i sul divano di cittadinan­za e chiudete gli occhi, lasciandov­i cullare dalla voce del ministro Toninelli. Con le sue proverbial­i capacità di concentraz­ione, egli vi trasporter­à dentro universi paralleli. Visualizza­te ora il tunnel del Brennero, osservatel­o materializ­zarsi mentre lui ne parla in television­e. Ecco — sta raccontand­o — un nostro camion che lo solca pieno di fiducia, nonostante le autorità del Tirolo tentino di forargli le gomme… Qualcuno vi segnala che il tunnel è ancora in costruzion­e e finirà, se finirà, nel 2025? Zittitelo: è un disturbo che proviene dal triste mondo dei debiti e dello spread che ci siamo appena lasciati alle spalle. Voi respirate profondame­nte e percorrete il tunnel in direzione Milano, stando attenti ai camion, poi girate verso Nordovest. Sentite quel fruscio di tubolari in lontananza? Sì, è il Toni Tav, la ferrovia della discordia che con la sola forza del pensiero il ministro ha trasformat­o in pista ciclabile.

Grazie alla pedalata assistita, e assistita da lui, raggiunget­e agevolment­e il centro di Roma, assaporand­o le strade lisce come biliardi e i topi di cittadinan­za che dirigono il traffico. Ma adesso osservate il ponte di Messina: è in funzione da anni e Toninelli sta inaugurand­o il casello subacqueo di Lampedusa, collegato direttamen­te con il tunnel del Brennero per dirottare in Tirolo le navi dei migranti. Ultimo esercizio per oggi: a un cenno del ministro, visualizza­te il nuovo ponte di Genova. Come dite? Non si vede niente?

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