Corriere della Sera

A Londra velo in vendita per le scolare di 9 anni «È ritorno al Medioevo»

Proteste (anche dei musulmani) contro i negozi

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Luigi Ippolito

LONDRA Velo islamico anche per le bambine? Ha provocato un acceso dibattito la scelta di Marks&spencer, i popolari grandi magazzini britannici, di mettere in vendita l’hijab come parte delle uniformi per le scuole elementari. Una decisione presa dopo che numerosi istituti scolastici avevano richiesto la fornitura del velo assieme alle abituali camicie, gonne e pantaloni.

In Gran Bretagna praticamen­te tutti gli studenti indossano l’uniforme e M&S rifornisce 250 scuole in tutto il Paese: da quest’anno ha reso disponibil­e anche l’hijab, proposto a 6 sterline, per le bambine a partire dai 9 anni, nella categoria «school essentials». Una mossa che va sicurament­e incontro alle esigenze del mercato: M&S ha recentemen­te lanciato una linea di abbigliame­nto «modesta» indirizzat­a alle donne musulmane e il suo burkini, il costume da bagno integrale, ha fatto il tutto esaurito.

Ma il velo alle bambine ha provocato aspre critiche, anche perché per le donne islamiche il capo andrebbe coperto solo a partire dalla pubertà. «Marks&spencer promuove il ritorno al Medioevo — ha attaccato Maajid Nawaz, presidente di Quilliam, la fondazione musulmana antiestrem­ismo —. È loro diritto mettere il profitto al di sopra dei valori, ma è nostro diritto svergognar­li. Questo è apartheid di genere: le bambine non dovrebbero coprirsi i capelli per modestia, mai».

C’è chi ha fatto notare che le scuole dovrebbero essere luogo di integrazio­ne e che indossare simboli religiosi separa i bambini gli uni dagli altri, mentre una tale scelta dovrebbe essere rimandata all’età adulta. Ma c’è anche chi ha difeso la decisione presa da Marks&spencer: «Se le ragazzine scelgono di indossare il velo per imitare le loro madri o sorelle maggiori — ha commentato la dottoressa Fariha Khan, presidente di una associazio­ne di donne musulmane — non c’è ragione di proibire loro di vestirsi come vogliono. Cosa c’è di medievale nella libertà di vestirsi?».

Va detto che la polemica riguarda l’imposizion­e del velo alle bambine, a un’età in cui difficilme­nte scelgono da sole cosa indossare. Perché per il resto in Gran Bretagna, a differenza che nel resto d’europa, l’hijab è totalmente sdoganato, spesso indossato da giovani ragazze truccatiss­ime e vestite all’ultima moda, che magari fanno le make-up artist da Selfridges..

Fra le ragazze che qui attorno la mattina sciamano verso la Hampstead School — la scuola superiore a suo tempo frequentat­a dalla scrittrice Zadie Smith — sono forse più quelle velate che non. E l’anno scorso sul palco del congresso conservato­re — non laburista! — c’era una guida scout con l’hijab che spiegava l’importanza dei valori britannici.

Come le mamme

Sei sterline per una divisa scolastica con hijab. Dibattito: «Bene se imitano le mamme»

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Tra amiche Mahak Naiwal a New Delhi

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