Corriere della Sera

Digital Magics cede per 3,6 milioni il 9% di Talent Garden

- Giulia Cimpanelli

MILANO Non è solo la maggiore operazione per Digital Magics. È anche il più grande round di ritorno della «startup economy» italiana. L’incubatore ha sottoscrit­to ieri un accordo per la vendita di 20.330 azioni ordinarie di Talent Garden, circa il 9% del capitale sociale della partecipat­a, per un importo di 3,6 milioni di euro, realizzand­o una plusvalenz­a di oltre 3,2 milioni. Insomma, finalmente anche in Italia un investimen­to in startup realizza un ritorno interessan­te per gli investitor­i: circa l’80% in più in 5 anni. Digital Magics, azionista di Talent Garden dal 2014, detiene ancora il 10% del capitale. «Questo è il percorso naturale dell’incubatore: aiutare la startup a crescere e arrivare al ritorno sull’investimen­to, che i nostri azionisti si aspettano», commenta l’amministra­tore delegato Marco Gay. Fino a oggi l’incubatore milanese non aveva realizzato exit rilevanti: «Ora almeno il 10% delle nostre 65 aziende partecipat­e è in fase di scale up e fattura intorno ai 10 milioni all’anno. Speriamo di Davide Dattoli riuscire presto in altre operazioni e Marco Gay di successo».

Intanto Talent Garden inaugurerà lunedì il suo 23esimo campus a Dublino: «L’acquisto delle quote da Digital Magics — spiega il fondatore Davide Dattoli — è un modo per rafforzare il management di Tag, che ora detiene il 40% del capitale. Resta un segno positivo anche in ottica di eventuali fund raising futuri». Arriverann­o presto? Sul tema Dattoli non si sbottona, ma la strada che aveva portato Tag a raccoglier­e nel 2016 12 milioni di euro prevede probabilme­nte altri aumenti di capitale o, chissà, la quotazione in Borsa.

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