Riunita la squadra del triplete, cori per Moratti «Con Mou la convinzione di poter battere tutti»
TRENTO Venerdì è andato. Sembrava primavera: sole e maniche di camicia. E anche oggi il meteo è favorevole: bene così. Dopo il prologo del giovedì, il primo vero giorno di Festival ha portato con sé storie di ieri e di oggi. Atmosfera da stadio e gente in coda dalle 9 per l’inter del Triplete. Molti i protagonisti presenti all’auditorium Santa Chiara di quella pazzesca impresa del 2010: Julio Cesar, Toldo, Maicon, Materazzi, Zanetti, Milito, il dirigente Branca, Marco Tronchetti Provera e l’ex presidente Massimo Moratti, accolto da una standing ovation e dal coro «un presidente, c’è solo un presidente». Aneddoti, retroscena su Eto’o e Ibra. A condurre, Enrico Mentana. «I nostri ragazzi — ha detto Moratti su Mourinho — entravano in campo con la convinzione e la sicurezza di potere affrontare e battere tutti gli avversari. Questo era Mou. E poi i giocatori, con uno straordinario talento che ha consentito questi risultati». La festa nerazzurra è stata forse il momento clou di una giornata piena. Apertasi col mitico Giacomo Agostini che ha ripercorso, a 76 anni, la Trento-bondone in sella alla Morini 175 Settebello con cui gareggiò nel ‘61. Poi, in ordine sparso, i «signori dell’ora» Wiggins e Moser, gli scenari del giornalismo sportivo digitale col nostro Luca Gelmini di corriere.it, l’intensa serata a teatro con Neri Marcorè, il duetto sulla F1 fra Jean Alesi e l’ex d.t. della Ferrari Ross Brawn. Oggi la terza tappa.