Corriere della Sera

Bimbi immigrati in mensa, lite Fico-salvini

«A Lodi chiedete scusa per le discrimina­zioni». La replica: il Comune fa bene. In Veneto polemica sui buoni libro

- Al.ar.

ROMA Lo scontro tra M5S e Lega ieri si è consumato ad alti livelli. Da una parte Roberto Fico, presidente pentastell­ato della Camera. Dall’altra Matteo Salvini, vicepremie­r leghista e ministro dell’interno. In mezzo i bimbi stranieri di una scuola di Lodi, quelli che con una delibera della sindaca leghista Sara Casanova sono stati di fatto esclusi dalla mensa scolastica. E intanto esplode un altro caso in Veneto: la Regione ha deciso che per avere il contributo sull’acquisto dei testi scolastici, i cittadini non comunitari devono presentare sia la certificaz­ione Isee — richiesta a tutti — sia un certificat­o sul possesso di immobili o percezione di redditi all’estero che sia rilasciato dalle autorità del paese di provenienz­a.

Lo scontro tra Fico e Salvini ha avuto toni decisi. Ha detto il presidente Fico: «Nel momento in cui si fa una delibera che in modo conscio o inconscio crei delle discrimina­zioni così importanti si deve solamente chiedere scusa. Dopo le scuse questi bambini potranno tranquilla­mente rientrare nella mensa scolastica». Ha risposto il vice premier Salvini: «Il sindaco di Lodi vuole controllar­e che tutti quelli che devono paghino la mensa scolastica dei figli? Fa bene. Basta coi furbetti, se c’è gente che al suo Paese ha case, terreni, soldi , perché dovremmo dare loro dei servizi gratis, mentre gli italiani pagano tutto?».

Salvini con un suo post sui social è andato oltre: «Quanti immigrati hanno una casa popolare anche se hanno case al loro Paese? Quanti prendono contributi e pensioni e se le godono al loro Paese? Basta, la pacchia è finita. Non è razzismo, è solo giustizia, buon senso». A Fico ha risposto sarcastico Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera: «L’ultimo presidente della Camera che ricordo entrare così tanto nel dibattito politico era Fini, spero che Fico abbia più fortuna di lui. Ci auguriamo che invece di lanciarsi in polemiche gratuite contro la Lega si dedichi a tempo pieno all’organizzaz­ione dei lavori di Montecitor­io restando super partes».

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In Comune La sindaca di Lodi Sara Casanova, 41 anni, della Lega

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