Corriere della Sera

Blitz di Renzi a Cannes (con Presta e Briatore): «Il mio film su Firenze contro paura e odio»

- di Claudio Bozza DAL NOSTRO INVIATO

CANNES La Croisette, ore 10.30: mentre tutti gli obiettivi sono puntati sulle star delle prossime serie per tv e internet, spunta anche un «politico». «Il est l’ancien premier ministre italien», si dicono i fotografi. E lui, Matteo Renzi, accompagna­to dalla moglie Agnese sale le scale del Palais di Cannes, dove per il Mipcom sono arrivati i compratori di tv e piattaform­e online da tutto il mondo. È il palcosceni­co che il manager Lucio Presta ha scelto per lanciare Florence, il docufilm con l’ex premier in veste di conduttore. Che poi non è altro che uno dei tanti personaggi che Renzi deve tenere a bada dopo l’addio a Palazzo Chigi e alla guida del Pd. Perché nel frattempo, oltre ad essere rimasto de facto l’azionista di maggioranz­a del Pd, dal martedì al giovedì Renzi continua a fare il «senatore semplice di Firenze e Scandicci», mentre di lunedì è tornato a vestire i panni di professore degli studenti dell’università Usa di Firenze. «Questo documentar­io viene dal mio cuore, non mi interessan­o le polemiche. Anche perché non si tratta di un progetto politico», esordisce l’ex premier. Ma in verità l’aspetto politico c’è eccome: «È il racconto di una visione “antisalvin­iana” del mondo: bellezza contro odio e paura, apertura contro protezioni­smo», è il Renzi-pensiero.

Si abbassano le luci per l’anteprima e dalla porta spunta un uomo con la giacca di pelle che strizza l’occhio da lontano a Renzi: è Flavio Briatore. Ma che ci fa lì? È amico di Renzi e di Presta ed è arrivato in diretta da Nizza dove è attraccato il suo yacht. Il programma andrà in onda su Mediaset, accordo chiuso dopo una lunga trattativa, con Florence che verrà trasmesso in prima serata. Quattro puntate da 90 minuti: una scommessa per il Biscione, che a fronte di un importante investimen­to si aspetta un relativo buon ritorno pubblicita­rio.

In sala ci sono anche i rappresent­anti di altri colossi come Discovery channel, Amazon e Sky arte, interessat­i ad acquistare il programma per trasmetter­lo all’estero. Dalla platea di giornalist­i americani chiedono se il film sarà doppiato anche in inglese: «My english is terrible», risponde Renzi scherzando per spiegare che la messa in onda sarà in italiano e con i sottotitol­i. Nella preview da 30 minuti c’è un passaggio toccante. Renzi è affacciato dagli Uffizi su via dei Georgofili, mentre scorrono le immagini di repertorio dell’esplosione che nel ‘93 sconvolse Firenze: «La mafia è stata l’antesignan­a dei talebani: colpì la città nel cuore della sua bellezza e della cultura. Ma non vinceranno», spiega Renzi. I giornalist­i Usa lo incalzano sul suo futuro: «Sono un politico che ama fare politica. E lo faccio con un spirito ben diverso da quello che anima un comico come Grillo — risponde —. Ho perso la possibilit­à di cambiare l’italia, ma non la passione per la politica». Ma il tempo è scaduto: Renzi deve risalire in aereo per gestire il «personaggi­o-leader-dell’opposizion­e» e finire l’organizzaz­ione della Leopolda del prossimo weekend, quando da Parigi potrebbe arrivare anche un esponente di rilievo di En Marche.

Su Mediaset Il documentar­io andrà in onda su Mediaset in prima serata

 ??  ?? L’anteprima Matteo Renzi, 43 anni, ieri al Mipcom di Cannes assieme al manager Flavio Briatore, 68 anni, e al produttore Lucio Presta, 68 anni, che ha convinto l’ex premier a girare il docufilm su Firenze
L’anteprima Matteo Renzi, 43 anni, ieri al Mipcom di Cannes assieme al manager Flavio Briatore, 68 anni, e al produttore Lucio Presta, 68 anni, che ha convinto l’ex premier a girare il docufilm su Firenze

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