Il dirigente scomparso e il messaggio in codice decriptato dal figlio
Pisa, nel biglietto una serie numerica per dire: perdonami
Imprenditore Salvo era tranquillo, felice. Aveva festeggiato da poco il concorso vinto dal figlio Filippo per entrare alla Sant’anna, era premuroso, apparentemente nessun problema. Prima di mettersi in proprio era stato vicedirettore del centro commerciale «I Gigli» di Campi Bisenzio (Firenze) e direttore del Pam a Prato. E così, quella che all’inizio sembrava solo una fuga si sta trasformando in un giallo.
L’ultimo impiego da dipendente di Mannino, quello a Prato, potrebbe nascondere qualcosa di più. Il supermercato si trova in via Pistoiese, il cuore della Chinatown toscana. Un quartiere dove non è difficile comprare una nuova identità. Prima di scomparire, Mannino aveva fatto ricerche su Meteo.it per conoscere il tempo a Edimburgo, ad Aberdeen e a Londra. Ma non ha mai preso l’aereo. I carabinieri stanno anche analizzando un tatuaggio in ideogrammi che aveva sul braccio sinistro. La moglie non ha mai chiesto il significato di quelle parole, ma Mannino al figlio maggiore ha spiegato che era il suo nome in giapponese.
Prima di uscire di casa, l’uomo ha cancellato la lista delle chiamate sul telefono e la cronologia di navigazione su Internet. «La famiglia sta vivendo un incubo chiede a tutti di segnalare qualsiasi avvistamento», spiega l’avvocato. La figlia più piccola, dieci anni, chiede continuamente del padre. «Io sono piccina ho sempre bisogno del papà», ha detto ieri al fratello maggiore. La vicenda
● Salvatore Mannino è scomparso nel pisano da un mese: era uscito di casa per accompagnare i figli a scuola
● Ha lasciato un telefonino su cui erano state cancellate le ultime chiamate, 10.300 euro in contanti e un biglietto cifrato trovato sulla sua borsa da lavoro
● (nella foto) è stato decifrato dal figlio, studente alla Sant’anna di Pisa. Il messaggio, una sequenza di cifre, dice: «Perdonami scusa»