D’autunno
straordinaria per la bellezza dei prodotti che arriveranno sui banchi dei fioristi».
Anche alcune colture ne beneficiano. «Le piante fruttifere sono in piena vegetazione — dice l’agronomo — perché la linfa si muove e questo è un vantaggio per la raccolta delle mele, pere e olive». Buone notizie per la vendemmia. «Le viti si ammalano di meno — prosegue Manfredini — , il sole sotto raccolta rende il grappolo più zuccherino e si alza la qualità della produzione. Infine, gli agricoltori svolgono i programmi di preparazione e semina dei terreni in condizioni ottimali».
Effetti dei cambiamenti climatici, che alimentano però dei gravi rischi. «Quando si altera il ciclo vegetativo — conclude Manfredini — se poi arrivano forti abbassamenti della temperatura, le piante non sono pronte a difendersi dall’inverno».
I cambiamenti climatici sono poi all’origine di drammatiche calamità naturali come quelle che si sono abbattute di recente su Calabria e Sardegna.
La stima dei danni è impressionante. Secondo un’analisi condotta dall’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei disastri naturali (la Unisdr), in Italia negli ultimi vent’anni, il conto è stato di 48,8 miliardi. Il nostro Paese è, infine, settimo nella classifica di quelli più colpiti per alluvioni, siccità, tempeste, ondate di calore. In strada Fioriture fuori stagione per le strade di Milano e Roma, dove le temperature sono di alcuni gradi sopra la media