A Stefano, 36 anni, va la medaglia: inventore dell’anno
Era un neolaureato in Ingegneria delle tlc quando, 10 anni fa, è arrivato a Stoccolma, assunto da Ericsson per partire dalla gavetta degli sviluppatori software. Da allora Stefano Sorrentino, oggi 36enne, ha rimpinguato il «cassetto invenzioni» del gruppo con ben 180 brevetti. Un record non certo così comune se la Ericsson ha appena deciso di assegnargli la medaglia di «Inventore dell’anno». Una marcia in più rispetto ai suoi colleghi? «Appena arrivato avevo una preparazione più “teorica” degli altri con lauree simili. Nel breve periodo sembrava un handicap ma nel lungo è diventato un vantaggio, perché a programmare un prototipo si impara velocemente, ma per assimilare una teoria matematica complessa la strada è molto più lunga. Alla fine sono stato premiato per la tecnologia multiantenna utilizzata nel 4G e per la soluzione di “Public Safety” che sostituirà i walkie talkie delle Forze dell’ordine con smartphone capaci di comunicare anche in caso di sabotaggio. Si potranno anche utilizzare droni pilotati in remoto grazie al 5G e alla realtà virtuale, per gestire più efficacemente e con meno rischi situazioni di emergenza». Oggi Stefano è responsabile della ricerca in campo automobilistico e dei trasporti e sta creando una tecnologia per migliorare sicurezza ed efficienza stradale. «Ma la mia vera sfida sarà sfruttare il 5G per rendere i veicoli autonomi più sicuri, sostenibili ed economici».