Richard Wagner e l’italia Due giorni di convegno e una lezione concerto
In una lettera futurista datata 11 gennaio 1914 e intitolata Abbasso il Tango e Parsifal!, Filippo Tommaso Marinetti scriveva «se il tango è male, Parsifal è peggio, poiché inocula nei danzatori barcollanti di noia e di languore una incurabile nevrastenia musicale». E poi ancora «Parsifal è la svalutazione sistematica della vita!». Da questa lettera hanno preso spunto gli studiosi Pier Carlo Bontempelli e Oreste Bossini per un convegno internazionale dedicato al sommo compositore tedesco intitolato, per l’appunto, Abbasso il Tango e Parsifal! Wagner in Italia 1914-1945, che si svolgerà nelle giornate di domani 17 ottobre e dopodomani 18 all’istituto italiano di Studi germanici a Villa Sciarra-wurts sul Gianicolo, a Roma. Una ventina gli interventi con una lezione concerto nella prima giornata insieme al mezzosoprano Monica Bacelli e al pianista Antonio Ballista (ore 18.30 nella prima giornata). Saranno Bossini e Bontempelli ad aprire dalle 9.45 la prima sessione parlando de L’amore impossibile tra Italia e Germania (il primo) e La formazione di Max Koch (il secondo). Nel corso delle due giornate interverranno i maggiori studiosi, fra cui Giorgio Pestelli, Maurizio Giani, Quirino Principe, Guido Salvetti, Michele Suozzo (info: buttiglione@studigermanici.it).