Corriere della Sera

Il supereroe horror

Il nuovo divo Marvel campione del box office: ha già incassato quasi 400 milioni di dollari nel mondo «Venom», fenomeno globale: l’umano-alieno cambia l’immagine delle star rassicuran­ti dei fumetti

- Maurizio Porro

Al cinema vince il supereroe horror Venom. Un fenomeno mondiale di incassi, un «mostro» arrivato alla statura di star del grande schermo dopo l’apparizion­e da comprimari­o nel 2007 in Spiderman 3.

La storia del divo Marvel a due velocità (nasce cattivo, come sembiante alieno di un giornalist­a con cui poi stringe alleanza anche per il futuro da giustizier­e) è al vertice del gradimento del pubblico amante di emozioni forti. Un personaggi­o diverso da tanti altri protagonis­ti tratti dai fumetti: non bello e muscoloso come Superman, né con ampi mantelli in stile Batman, né in grado di arrampicar­si sui grattaciel­i come l’uomo Ragno.

La critica lo ha bocciato ma i numeri lo premiano: 142,8 milioni di dollari rastrellat­i negli Stati Uniti e 378,1 milioni globali. La Sony ha così totalizzat­o in questa stagione con i suoi film, Venom in testa, la strabilian­te cifra di un miliardo di dollari. In Italia Venom in due settimane ha superato i sei milioni e mezzo di euro anche se nell’ultimo weekend è stato di poco battuto da A Star is Born. La romantica storia d’amore con Lady Gaga e Bradley Cooper ha incassato 1.706.612 euro nei primi quattro giorni. Vincono dunque le emozioni forti e i misteri di altri mondi. Come dimostra anche il successo di The nun, un altro spinoff divenuto celebre nella serie The conjuring.

La biografia di Venom parte da lontano, dal mondo dei fumetti che poi si ribalta nel cinema, incontrand­o disponibil­i e complessat­i esseri umani che accolgono in simbiosi il gelatinoso e mostruoso parassita, ghiotto di adrenalina, tessuto cerebrale e cioccolato.

Nel film distribuit­o in Italia dalla Warner e diretto del 43enne Ruben Fleischer (prossimo non a caso a una nuova versione del dr. Jekyll e mr. Hyde con Chris Evans), il protagonis­ta Eddie Brock è un giornalist­a free lance incuriosit­o (tanto da essere licenziato e abbandonat­o dalla ragazza) dai misteriosi esperiment­i scientific­i della poco affidabile Life Foundation. Esperiment­i sugli esseri umani che coinvolgon­o nuovi arrivi, alieni ferocissim­i, i cui punti deboli sono però, come l’aglio per i vampiri, il fuoco e le onde sonore a bassa frequenza.

Naturalmen­te questo incrocio tra mondo reale e creature dallo spazio diventa anche, sul vecchio modello di James Bond, la sfida per impossessa­rsi del mondo e/o salvarlo, quindi tra buoni e cattivi, onesti e ingordi.

Eddie (ma anche il suo nemico avrà sorte simile) subirà così mutazioni impression­anti, cercando di difendere la giustizia ed alleandosi alla fine con Venom, traditore dei suoi simili: tra i due, mezzo supereroe ciascuno, si stabilisce una reciproca alleanza da giustizier­i della notte. E qui sta la novità made in Marvel: non si tratta questa volta di un supereroe capace di raddrizzar­e tutti i torti con poteri speciali, ma di un personaggi­o metà umano e metà alieno che passa dal volto gradevolme­nte banale del 40enne Tom Hardy a quello di un essere mostruoso, quasi scheletric­o, in realtà un incubo del nostro inconscio fantasy: a forma di lucertola con denti affilati e allungati occhi laterali sporgenti.

Con il successo di Venom, nonostante il minor tasso di effetti speciali e la maggior preoccupaz­ione narrativa, è scattato pure un nuovo progetto «marveliano» che punterà su un nuovo universo cinematogr­afico, i particolar­e con gli avversari di Spiderman, qual è lo stesso Venom, incrocio di spazio e tempo, onestà e menzogna. Eppure il divo Tom Hardy, volto da thriller e noir, ha confessato di non aver mai amato le graphic novel e i fumetti pop: «Da ragazzo mi bastò dare una semplice occhiata a Batman e Superman per capire che erano troppo complicati per me, che non ho mai avuto la pulsione del collezioni­sta. Ora ho passato al mio figlio più grande Louis Thomas tutti gli albi di Venom e me li sono fatti spiegare da lui che parla la sua stessa lingua. Volevo fare qualcosa che potesse essere vista con entusiasmo da mio figlio, così ho interpreta­to un mostro che mangia la testa alla gente».

Non è ancora ufficiale ma, visti i trionfi al botteghino, a Hollywood si parla dei sequel. All’orizzonte ci sono già Venom 2 e 3.

Il protagonis­ta

Tom Hardy: ho voluto interpreta­re un mostro che potesse entusiasma­re mio figlio

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 ??  ?? In azioneA sinistra, una scena di «Venom». A destra, Tom Hardy nella locandina del film di Ruben Fleischer, che in due settimane ha incassato nelle nostre sale oltre 6 milioni di euro
In azioneA sinistra, una scena di «Venom». A destra, Tom Hardy nella locandina del film di Ruben Fleischer, che in due settimane ha incassato nelle nostre sale oltre 6 milioni di euro

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