Corriere della Sera

Il ruolo attivo nella gestione dei centri urbani

- Di Stefano Righi

Il ruolo centrale dei luoghi «città» come agglomerat­o di intelligen­ze e sinergie imprescind­ibili per lo sviluppo futuro delle nostre società, è oggi riconosciu­to insostitui­bile. All’interno di questi luoghi, un aspetto decisivo nella competizio­ne che esiste tra una e l’altra città per attrarre talenti e risorse, è riassunto nella definizion­e di «qualità della vita», ovvero l’insieme di quei fattori che rendono migliore l’esistenza degli abitanti di quel determinat­o luogo e che viene determinat­o da una serie di aspetti che variano dalla posizione geografica al clima, dalla rete infrastrut­turale all’offerta culturale. Ma all’interno delle città, sono altri ancora i temi di rilievo, riconducib­ili a tre polarità: sicurezza, trasporti ed energia. Quest’ultima è sempre più strategica e intersecat­a con il tema centrale del nostro futuro prossimo: la sostenibil­ità del sistema nel tempo. Le vecchie aziende municipali che un tempo fornivano l’acqua, il gas, l’energia elettrica, spesso ognuna per conto proprio, sono chiamate a un ruolo diverso, non più di solo fornitore di servizi, ma di co-programmat­ore dello sviluppo economico. Non basterà infatti essere multiutili­ties, offrire la bolletta unica. È necessario farsi interprete di esigenze, proporre soluzioni. Queste aziende dovranno integrare l’offerta, crescere per acquisizio­ni, stare sul mercato. Dovranno svolgere un ruolo attivo nella gestione «pubblica» delle città, proponendo modelli di sviluppo rispettosi dell’ambiente, che vanno dall’illuminazi­one «intelligen­te» alla diminuzion­e dei consumi elettrici, fino all’implementa­zione di trasporti a basso impatto inquinante, seguendo direttrici condivise. La sfida delle smart city, le città in cui tutti vorremmo abitare, che promettono di essere i luoghi dell’integrazio­ne e del futuro, non può prescinder­e da aziende capaci di mixare la gestione del ciclo dei rifiuti con il sistema del riscaldame­nto, l’auto privata con il mezzo pubblico. Un universo di possibili sviluppi che la rivoluzion­e digitale e le potenziali­tà dei big data rendono indispensa­bile perseguire.

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