Castelli: «Le bozze? Lasciamole perdere Sul riciclaggio nessuno farà sconti»
«Sabato e domenica prossima ci ritroveremo al Circo Massimo a nove anni dalla nascita del Movimento 5 Stelle per fare il punto, come ogni anno, ma questa volta anche per raccontare questi quattro mesi e mezzo di governo che hanno visto per la prima volta entrare nel Palazzo una forza politica non mossa da interessi personali, che rinuncia allo stipendio, blocca i vitalizi e governa pensando che questo sia un servizio civile». Laura Castelli, sottosegretaria all’economia, pare già in piazza. E nulla sembra poter fermare il suo entusiasmo.
Ci sarà pure qualcosa in tutta la manovra che non le piace?
«No. Ci sono invece tantissime cose che mi piacciono. Aver finalmente introdotto il reddito di cittadinanza mi emoziona. Oppure aver stabilito la possibilità per gli enti locali di rinegoziare i mutui, significa permettere a 5.276 enti territoriali di ottenere condizioni più favorevoli su quasi due miliardi di euro. Un’operazione che migliora le capacità di spesa delle amministrazioni locali».
Una misura da criticare gliela suggerisco io: i condoni.
«No. Le norme che sono nel decreto fiscale rispondono al contratto di governo. La dichiarazione integrativa che consente di denunciare fino a 100 mila euro è limitata al 30% della base imponibile che quindi può essere al massimo di circa 300 mila euro. Stiamo cioè parlando di piccole imprese. Vorrei poi ricordare che già oggi è possibile fare la dichiarazione integrativa sugli ultimi 5 anni e senza limiti. La differenza è che noi, oltre a mettere il tetto di 100 mila euro all’anno, diciamo che sull’emerso si paga un’aliquota del 20% mentre ora si paga l’aliquota marginale che, nel caso dell’ires, è del 24%. Infine,
Annullare le vecchie cartelle che Equitalia non ha riscosso dopo anni di tentativi è una operazione fortemente voluta dai 5 Stelle
Le norme contenute nel decreto non sono un premio agli evasori seriali ma vanno incontro a chi non è riuscito a pagare tutto
non si può parlare di condono perché resta impregiudicata la possibilità di fare accertamenti».
Sarà, ma leggendo il decreto legge emerge che si possono addirittura sanare anche le somme frutto di riciclaggio.
«Non esiste, lasci perdere le bozze. Le assicuro che le somme frutto di riciclaggio non saranno mai abbuonate a nessuno da questo governo. Aspettate il testo definitivo e vedrete».
Come se non bastasse, c’è anche l’annullamento delle vecchie cartelle fino a mille euro.
«Questa è un’operazione che come Movimento 5 Stelle abbiamo voluto fortemente. Cartelle su cui Equitalia non è riuscita dopo tanti tentativi a riscuotere neppure un euro. Debiti congelati dal 2000 al 2010. E inoltre risponde alla necessità di pulire i bilanci degli enti locali da una montagna di cartelle di fatto inesigibili che oggi costerebbe più continuare a gestire che stralciarle».
Comunque sia chi ostinatamente non ha pagato multe, Tari, canone Rai, eccetera ha fatto bene.
«No, chi non paga i tributi previsti dalla legge sbaglia sempre. Ma dobbiamo essere realisti. Qui stiamo parlando di cartelle esattoriali spesso vecchie di quasi vent’anni. Sta poi a questo governo affiancare a questa operazione il rafforzamento della lotta all’evasione fiscale e noi lo facciamo aumentando le sanzioni amministrative per chi evade. Le norme del decreto, insomma, non premiano gli evasori seriali, ma vanno incontro a chi per difficoltà economiche non è riuscito a pagare tutto».
Per i 5 Stelle è il coronamento di un sogno. Ma concretamente da quando si potrà presentare la domanda e dove?
«Stiamo mettendo a punto le norme. Il reddito e la pensione di cittadinanza partiranno ad aprile. Stiamo già lavorando con le Regioni per far partire i nuovi centri per l’impiego. Di più è prematuro dire».